Gli esperti sul web la chiamano la “truffa del fotovoltaico”, il video è virale. Esiste un sistema per aggirarla e risparmiare sull’energia.
Il video è diventato virale nel giro di pochi secondi su TikTok e non poteva andare diversamente visto che viene svelata finalmente la cosiddetta “truffa del fotovoltaico”. Non tutti erano a conoscenza del meccanismo alla base della compravendita di energia tra consumatore e fornitore. Per fortuna esiste un piccolo trucchetto per aggirare perdite ingenti di denaro, un piccolo investimento necessario per risparmiare parecchio sulla bolletta.
Come i più ben ricorderanno, per ogni kW prodotto grazie all’impianto fotovoltaico di proprietà e successivamente immesso in rete, GSE (Gestione dei Servizi Energetici) riconoscerà una somma in euro. Fino a qui tutto bene, sembra non esserci nessun inghippo, anzi. Il fornitore paga ma è proprio nella differenza abissale tra il prezzo di acquisto e quello di vendita che sta la ‘truffa’ – se così possiamo definirla. Insomma, non resta altro da fare che affidarsi a un dispositivo utilissimo che solo in pochi conoscono.
Perdi soldi col fotovoltaico? Questo trucco ti fa risparmiare
Chiunque abbia installato un impianto fotovoltaico in casa avrà sottoscritto un contratto con un fornitore di energia per l’utilizzo dei kW prodotti grazie ai pannelli solari. In genere ogni kW che viene prodotto e non utilizzato, e quindi immesso nuovamente nella rete, viene pagato da GSE circa dieci centesimi. Tuttavia, ed ecco perché è chiamata “truffa del fotovoltaico”, se per caso volessimo riacquistarlo dopo pochi minuti, magari trascorsa una mezz’ora, allora lo andremo a pagare più o meno trentacinque centesimi.
Dunque, lo scarto esistente tra il prezzo di vendita e quello di riacquisto è enorme ed è per questo motivo che una clip comparsa su TikTok che affronta l’argomento è rimbalzata da una parte all’altra del web. Il consumatore si ritrova incastrato in una spirale apparentemente senza fine, una perdita di soldi continua. C’è però un modo per uscirne, tutelandosi. Come? È semplice, consumando tutti i kW prodotti.
Può essere d’aiuto per raggiungere l’obiettivo un sistema di accumulo, ovvero batterie che immagazzinano l’energia in eccesso. In questo modo potranno essere utilizzati all’occorrenza, quando l’impianto non è in funzione, per esempio nelle ore serali.