Forse sei nella Black List e non lo sai: ecco cosa devi fare subito

La Black List non è un tipo di sconto speciale promosso dai negozi, anzi, si tratta di una “condizione” molto spiacevole in cui possono incorrere le persone. Ecco come capire se si è finiti “nei guai”.

black list

Sono da poco terminate le festività natalizie, anche San Valentino ce lo siamo lasciato alle spalle, e a sentir nominare la parola “Black” molto probabilmente vengono in mente gli sconti folli del Black Friday. Purtroppo quando alla parola “Black” segue List” c’è tutt’altro che da essere entusiasti. La Lista Nera è infatti una scheda dove finiscono nomi e cognomi di chi viene reputato un “cattivo pagatore”. Ma come si può capire se siamo presenti su quella lista? E soprattutto, quali problemi comporta? Ecco cosa si può fare per risolvere la situazione.

Black List, cosa significa essere un “cattivo pagatore”

Per finire nei guai con le Banche ci vuole relativamente poco. Essere un “cattivo pagatore” significa che, per qualche ragione, non si è onorato il debito. Un finanziamento, un prestito, un mutuo. Ci sono però delle “regole” ben precise applicate dagli istituti finanziari e bancari per etichettare le persone come cattivi pagatori.

Il Garante Privacy, con provvedimento n. 8 del 16 novembre 2004, ha stilato il “Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”, disciplinante il funzionamento dei Sistemi di Informazioni Creditizie.

Nel nostro paese, chi vuole accedere ad un prestito/finanziamento, fa una domanda all’istituto prescelto. Esso controlla in alcune particolari banche dati dove sono presenti Informazioni Creditizie (SIC): le più note sono CRIF, Cerved, CTC ed Experian. Se all’interno di questi archivi è presente il nominativo di colui che richiede un finanziamento, molto probabilmente non lo ottiene. Per finire in queste liste è necessario non aver pagato almeno due rate consecutive di un mutuo/prestito. Vengono contemplate anche altre casistiche, come ritardi per più di 2 mesi consecutivi, mancati pagamenti in toto, e gravi irregolarità nel saldare i debiti.

Fortunatamente, non basta pagare una bolletta della Luce in ritardo per finire nella Black List. Ma è sempre meglio essere precisi, per evitare problemi futuri. Anche perché il nome del cattivo pagatore rimane molto a lungo in questa lista nera, e finché è lì presente non potrà accedere più (o quasi) a nessun tipo di prestito. Chi è in ritardo con 2 rate, infatti, anche se poi le paga, rimane in lista almeno 12 mesi. Se il ritardo riguarda più di 2 rate, il debitore vedrà il suo nome nella Black List almeno per 24 mesi. Chi non ha saldato tutto, rimane in lista anche 36 mesi e oltre.

Come controllare se il mio nome è nella Black List

Fortunatamente, chiunque può in qualunque moment accedere alla banca dati dei cattivi pagatori. Sia un prvato che un titolare d’azienda possono rivolgersi direttamente alla Centrale Rischi gestita dalla Banca d’Italia per verificare se è presente nella scheda tra i cattivi pagatori. Il servizio è gratuito, messo a disposizione dalla CR. Naturalmente si possono chiedere solo i dati relativi alla propria persona. Ecco come si accede alla Centrale:

Tramite la piattaforma Servizi online, selezionando il box “Richiedi i dati”. Sarà necessario identificarsi con SPID o CNS. Se non si dispone di SPID o CNS, bisogna compilare e inviare la richiesta online, insieme a un documento di identità in corso di validità, seguendo le indicazioni. La risposta arriverà direttamente nella casella email del richiedente.

Ci si può anche rivolgere a una delle Filiali della Banca d’Italia, per posta elettronica certificata (PEC), posta ordinaria oppure consegnando a mano il modulo presente online, corredato da un documento di identità in corso di validità.

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