Urge una radicale e strutturale riforma pensionistica in Italia, come evidenziato dalle parti politiche e dai sindacati, altrimenti c’è il rischio che il sistema previdenziale in futuro vada in ‘tilt’ o comunque che non sia in grado di assegnare prestazioni dignitose ai pensionati. Intanto appare una buona scelta quella per i fondi pensione.
I fondi pensione sono oggi un argomento sempre più popolare e tra i più gettonati nelle ricerche degli utenti sul web.
D’altronde il futuro della previdenza in Italia impone di pensare a meccanismi di integrazione e complementarietà rispetto alla ‘pensione-base’ assicurata dal sistema tradizionale (cd. primo pilastro). Insomma, per non rischiare un domani di avere una pensione di importo bassissimo, è opportuno già oggi pensare di aderire ai fondi pensione.
Essi costituiscono un sistema previdenziale messo a punto al fine di aumentare le entrate di chi andrà in pensione in futuro. I numeri parlano chiaro: i fondi pensione sono scelti oggi da più di 8 milioni di italiani. Ma secondo gli esperti di pensione si tratta di un numero destinato a crescere con il passare del tempo. Il trend insomma è in chiara crescita.
Cosa sono allora in concreto i fondi pensione? Perché è importante conoscerli anche se si è ancora giovanissimi e si è alle prime esperienze lavorative? Facciamo il punto della situazione nel corso di questo articolo.
Fondi pensione: di che si tratta in breve
Più nomi ad identificare uno stesso concetto: si parla di ‘fondi pensione’, di ‘rendita previdenziale’ o anche di ‘previdenza complementare’. Nomi differenti ma che sottintendono la stessa cosa: un meccanismo di accantonamento nel corso del tempo di più importi che serviranno per il futuro.
L’obiettivo è uno solo: garantirsi una pensione un po’ più sostanziosa al momento dell’uscita dal mondo del lavoro, per l’ottenimento dei requisiti di pensionamento.
Vero è che negli ultimi anni il nostro paese ha introdotto alcune modifiche al sistema pensionistico, ma si attende ancora la riforma massiccia e strutturale, che consentirebbe di ‘modernizzare’ tutto il sistema previdenziale e far fare un effettivo salto di qualità. E ciò al di là dei pur utilissimi fondi pensione.
Anche nell’Inps l’esigenza di un profondo cambiamento dell’assetto della previdenza in Italia è molto sentita. Le nostre regole in tema di pensioni stanno infatti mostrando alcune ‘crepe’ e punti deboli e – proseguendo di questo passo – c’è il concreto rischio che gli assegni siano sempre meno generosi con il passare degli anni. Ecco perché anche il presidente dell’istituto, Pasquale Tridico, ha presentato una proposta Inps di riforma pensioni.
Urge la riforma nonostante il progressivo aumento dell’età pensionabile, legata a ciò che dicono i aggiornati sulla speranza di vita media. Si vive di più e si va più in là in pensione rispetto al passato: a maggior ragione i fondi pensione rappresentano un’opportunità da tener d’occhio.
Fondi pensione in Italia: alcuni numeri interessanti
Chiariamolo ulteriormente, per fugare ogni dubbio nei giovani e nei meno giovani che stanno valutando l’ipotesi di appoggiarsi alla previdenza complementare. Oltre al sistema pensionistico tradizionale, ciascun lavoratore può scegliere un fondo pensione che, di fatto, pagherà di tasca propria e in base alle sue possibilità economiche. Ciò che versa oggi, gli sarà restituito un domani come integrazione alla sua pensione mensile.
D’altronde, i fondi pensione non sono una realtà solo italiana ed anzi si tratta di un meccanismo previdenziale applicato in molti paesi del mondo. Tanto che anche in molte località estere si usa chiamarlo ‘secondo pilastro della previdenza’.
Interessanti i dati aggiornati sui lavoratori che hanno scelto la previdenza complementare o integrativa, e dunque i fondi pensione. A fine 2021 erano ben 8,7 milioni i cittadini del nostro paese che avevano optato per questo meccanismo di garanzia per il futuro. La crescita è del 3,9% rispetto all’anno anteriore, e le indicazioni sono quelle di una crescita costante degli aderenti.
Più fondi pensione tra cui scegliere
Ricordiamo in estrema sintesi che vi sono varie tipologie di fondi pensione tra cui scegliere. Ciò da un lato semplifica la vita al futuro pensionato, e dall’altro vuole incentivare a optare proprio per questo meccanismo, che può altresì definirsi una sorta di ‘paracadute previdenziale’. Abbiamo dunque:
- fondi fondi negoziali, vale a dire quelli organizzati dai sindacati e dalle aziende che comportano un versamento gravante sul lavoratore e uno a carico dell’impresa per cui si è occupati;
- Pip o Piani individuali pensionistici, ovvero fondi pensione istituiti da imprese assicurative.
- fondi aperti, gestiti in particolare da enti privati come ad es. istituti di credito o assicurazioni e non solo.
Alla decisione per i fondi pensione si accompagnano poi anche una serie di agevolazioni fiscali (deduzioni sul reddito), ideate appositamente dallo Stato per incentivare i lavoratori a dirigersi verso la previdenza complementare.