Rimborso sul mutuo in arrivo per questi cittadini, si risparmiano fino a 2000 euro. Tanti soldi e subito, ecco come.
Riconquistare una fetta così grande di risparmio non è poco, specie di questi tempi in cui la crisi economica è ormai cronicizzata. Il rimborso sul mutuo è una realtà confermata, ma per ottenerlo non bisogna soltanto capire cosa fare e soprattutto delineare chi sono i reali destinatari di questa misura tanto vantaggiosa, quanto essenziale di questi tempi.

Non si tratta di spiccioli, ma di un’ingente somma che sta facendo impazzire i contribuenti. La crisi economica è abbastanza forte, e conquistare una percentuale di risparmio è una valida risposta alla perdita del potere d’acquisto ormai consolidata. La misura non è una novità, perché già nota dalla Legge di Bilancio del 2024, per poi essere confermata in quella corrente. Ma chi sono i destinatari?
La maggiorazione è prevista per l’esenzione d’imposta su beni e servizi dati dai datori di lavoro ai dipendenti. Quindi, nessuna novità nella sua determinazione, poiché gli aggiornamenti riguardano altro. I Fringe Benefit previsti dall’art. 51 del TUIR sono estremamente vantaggiosi. Riguardano un rimborso totale o parziale sugli interessi passivi del mutuo. Ma è una misura non cumulabile con altre agevolazioni.
Se c’è questa scontistica, non ci possono essere altre detrazioni in Dichiarazione dei redditi. Una volta rimborsati, gli interessi passivi non riguardano più le spese del lavoratore, ma se è parziale, tale sconto è sulla quota di questi ultimi, i quali restano a carico del lavoratore.
Ma chi sono i destinatari e quali sono le novità maggiori?
Come ottenere il rimborso sul mutuo: guida per i destinatari della misura
Se si estende la fetta dei destinatari non si possono non fare salti fi gioia. Tra gli aggiornamenti ci sono però delle limitazioni in parte sconosciute, frutto delle più recenti evoluzioni. È proprio questo dettaglio a fare la differenza per i contribuenti.

L’art.51 TUIR prevede che tali benefit siano erogati ai dipendenti per un massimo di 258,23 euro. Nel 2024 la Legge di bilancio aveva posto un aumento del tetto limite, confermato nel 2025. Per i lavoratori in generale si rimborsano 1000 euro, per chi ha figli a carico 2000 euro. Tali importi incarnano la soglia di esclusione dal reddito imponibile, ma bisogna tenere conto del fatto che se superano il limite, tutto il fringe benefit viene tassato, non solo l’eccedenza.
Non mancano benefit anche per il rimborso di affitto e bollette per l’abitazione principale. È bene riconoscere che però l’azienda non ha obblighi, ma si tratta di una scelta al fine di fare delle integrazioni al reddito. Non è un rimborso di tutto il mutuo, ma solo degli interessi passivi. Il datore può farlo direttamente intercedendo alla banca o al dipendente.
Per l’ADE le spese possono essere rimborsate anche se la controparte è un coniuge o altro familiare, basta che il mutuo sia a nome del lavoratore, il quale deve rilasciare una DSU di atto di notorietà che attesti che il rimborso non è già stato concretizzato con e presso altri datori di lavoro.