Per chi ha necessità, è possibile ottenere dai 750 ai 1000 Euro per fare la spesa. Non arrivano in automatico però: bisogna richiederli al proprio Comune. Ecco come.
Il Governo negli ultimi anni ha promosso molte iniziative atte a contrastare le varie crisi e difficoltà economiche di aziende e cittadini italiani. Sono successe davvero molte cose, e l’economia si regge su equilibri – ormai mondiali – iperconnessi e di conseguenza molto fragili. Tra le tante azioni volte ad aiutare le famiglie ci sono anche i Bonus Spesa. In questo specifico comparto, però, la gestione non è demandata a INPS, ma alla singola Amministrazione Comunale. Ecco che per accedervi bisogna seguire un determinato iter. Il Governo concede dunque una quota ad ogni Comune, che però avrà la libertà di gestirla e metterla a disposizione discrezionalmente.
Fino a 1000 Euro per fare la spesa, come funziona
I Buoni Spesa sono stati ampiamente usati durante la pandemia da Covid. In quel periodo compreso tra marzo 2020 e per buona parte del 2021, molte famiglie si ritrovarono senza lavoro, senza entrate, e furono messe in campo tantissime iniziative. Vennero distribuiti i noti “Buoni-Covid”, con cui si poteva andare a comprare nei supermercati convenzionati i generi alimentari e di prima necessità. Probabilmente, però, non tutti sanno che i buoni spesa erano presenti da sempre. Ogni Comune opera attraverso una rete efficiente e ampia, e permette di aiutare le persone in difficoltà. Asl, Assistenti Sociali, Centri per la salute (anche mentale) e volontari lavorano tutti i giorni affinché le famiglie possano ricevere tutti i tipi di supporto. Dal cibo alle cure, dal sostegno psicologico agli interventi più ampi.
In tutto questo grande meccanismo, che opera “silenziosamente” e dietro le quinte, sono compresi i buoni per fare la spesa. Si tratta di comunissimi buoni cartacei, di diversi importi, spendibili presso determinati negozi e/o supermercati locali. Naturalmente con questi buoni non si possono acquistare alcolici, beni di lusso, talvolta neppure la benzina. Un po’ come il credito RDC insomma. Ma come fare per ottenerli? Ecco i requisiti.
Buoni spesa, cosa serve e a chi rivolgersi
Come accennato poco sopra, per avere il sostegno economico dei buoni spesa bisogna rivolgersi al proprio Comune di residenza. È necessario fissare un colloquio, magari presso l’ufficio servizi sociali. In quella sede si potranno spiegare le proprie difficoltà. Per darne prova, ovviamente, serve anche la documentazione. Innanzitutto è meglio portare con sé l’ISEE, che dà un’ampia fotografia della situazione economica familiare. Se poi in casa ci sono persone malate e/o invalide conviene aggiungere le certificazioni mediche. Ovviamente servono anche carta d’identità e codice fiscale.
Solitamente non esistono scadente temporali, però è consigliabile presentare la domanda al Comune entro la fine di marzo. Per quanto riguarda l’importo e l’accettazione della pratica, va detto che proprio in virtù della discrezionalità concessa ai Comuni non esistono cifre certe. A seconda della situazione del nucleo familiare, sarà lo stesso Comune che valuterà il fabbisogno. Possiamo però dire che la media dei Buoni spesa arriva a 600€ e che talvolta vengono erogati anche fino a 1000€. Conviene dunque informarsi al più presto. Infine, i buoni spesa possono essere elargiti in varie forme: voucher cartacei, carte ricaricabili, carte prepagate o sotto forma di pacchi alimentari già pronti, e difficilmente vengono dai soldi in contanti.