Finita la Naspi adesso arriva il doppio aiuto economico: come chiederlo in tempo

Benvenuto doppio aiuto economico: se è finita la Naspi, non bisogna aver paura, perché lo Stato Sociale… non abbandona quando c’è crisi!

Probabilmente senza l’intervento dello Stato, molti cittadini sarebbero in uno stato di crisi ancora maggiore, ma le politiche di Welfare sono dirette al benessere della collettività. Se la Sovranità è del popolo e le Istituzioni sono rappresentanti, ecco che tra le varie misure studiate c’è quella che mira più tra tutte, a sostenere questi dettami costituzionali imprescindibili. Dignità, produttività, e il vivere in una Repubblica fondata sul lavoro, non sono meri ricordi. Cos’è il doppio aiuto economico? Chi può ottenerlo? Tutte domande che avranno la giusta analisi, soprattutto quando si vede mancare il “terreno sotto i piedi” per la perdita della Naspi.

Il miglior doppio aiuto economico dopo la Naspi
Economia e benessere, la ripresa è garantita: sistema previdenziale al rapporto! (@Canva)- Trading.it

Chi è disoccupato piange due volte. La prima, alla perdita del proprio posto di lavoro, perché la domanda sorge spontanea: come fare fronte alle spese del quotidiano? La seconda poi avanza nell’esatto momento in cui anche l’ancora di salvataggio decade, cioè la Naspi. Con quest’ultima si ha a che fare con quell’istituto previdenziale che sostiene coloro i quali sono senza un’occupazione, e in ragione del loro stato di difficoltà, devono possedere le risorse e i mezzi per poter sopravvivere.

Avere una base monetaria serve anche per ricercare un nuovo lavoro, per formarsi, ed accrescere così le proprie possibilità. La ratio dell’intervento approvato dallo Stato, è proprio questa, frutto di un’analisi dal sapore dolce-amaro della società contemporanea. Nello specifico, la Naspi è quell’ammortizzatore sociale che subentra quando un individuo perde la propria occupazione, senza colpa.

Appunto, è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, introdotta nel 2017 con il Jobs Act di Matteo Renzi. Ma cosa succede quando questa viene meno?

Niente paura se si è senza Naspi, arriva un doppio aiuto economico… stellare!

La Naspi segue un calcolo tutto suo, realizzato in relazione alle settimane lavorate negli ultimi 4 anni. Oppure alla loro metà, ma con la condizione di non aver avuto precedentemente diritto ad altre indennità di disoccupazione. Il doppio aiuto economico in questione, è del tutto differente dalla nuova assicurazione sociale per l’impiego, poiché è un supporto contro la povertà. Si tratta di doppie misure che possono essere ottenute solo se si rispettano alcuni requisiti, ma una volta fatte proprie, sono un aiuto insostituibile.

Quando finisce la Naspi qual è il doppio aiuto economico che si può richiedere
Economia e benessere, la ripresa è garantita: sistema previdenziale al rapporto! (@Canva)- Trading.it

Alla fine della Naspi le doppie misure enunciate non subentrano in automatico, ma possono essere delle possibilità da non sottovalutare. Infatti, si sta parlando dell’Assegno di inclusione e del Supporto formazione lavoro.

Il primo è destinato agli over 60, cioè tutti coloro che non sono più occupabili e collocabili nel mondo del lavoro. Quindi, chi ha dai 18 ai 59 anni, non può richiederlo. Ovviamente però non vi è solo il requisito dell’età, ma anche l’invalidità o l’essere un caregiver che sostiene familiari con certificazione 104 o anche solo con minori, possono ottenerlo. Come se non bastasse, anche la fotografia economico sociale del quadro familiare, influisce nella disciplina in questione.

Infatti, è bene che l’ISEE dei due anni precedenti non sia maggiore di 6 mila euro l’anno, altrimenti non lo si può percepire. Ciò sussiste sia in termini di patrimonio, che di reddito. In certi casi si può raggiungere la soglia massima di 9.360 euro, ma comunque se superati, non si può richiedere questo strumento di sostegno.

Al contrario, il Supporto Formazione Lavoro è destinato a chi si ritrova nella situazione opposta: cioè è inseribile nel mondo del lavoro. Anche qui l’ISEE è un criterio importante. Perché se si è sotto i 6 mila euro, lo si può acquisire, e meglio se si presenta quello “corrente” perché riporta tutte le riduzioni di retribuzioni.

Quest’ultimo punto è essenziale. Si potrebbe perdere l’incentivo se si presenta l’ISEE ordinario che in relazione alla situazione, potrebbe non evidenziare la condizione di criticità del soggetto che ne fa richiesta, perché non aggiornato.

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