Si avvicina un duro periodo senza stipendio? Con queste occasioni non si perde tempo durante la finestra d’attesa pensioni, anzi si risparmia un botto!
Chi usufruisce della misura sa che per un periodo dovrà stare senza stipendio né pensione per una “finestra di tempo” ben precisa. È la modalità previdenziale lo prevede. Ma nel caso in cui non si lavori però si rivela complessa dal punto di vista materiale. Come faranno sopravvivere? Si elencano tutte le alternative, scegliendo ciò che fa al caso proprio.
Si parla di un tempo di 3 mesi quando entra in gioco la pensione anticipata, e ci sono dei contribuenti che non lavorando e non avendo ancora una pensione effettiva, possono trovarsi nei guai durante questo periodo. Non è detto che si tratti di possibilità ricche a prescindere, poiché bisognerebbe delineare caso per caso. In poche parole, ad ognuno… la sua variante!
La misura consta un periodo di fatica, perché è quello che serve per fare in modo che si maturino i requisiti che servono per la pensione. Questa fase va dal consolidamento di questi parametri fino all’effettivo primo assegno.
Come affrontare la finestra d’attesa pensioni: mai dire addio al risparmio!
La pensione anticipata è la sola modalità non tiene conto del vincolo d’età. Quindi, è tra le più diffuse proprio perché soddisfa una larga fetta di cittadini. Allora, quali sono le possibilità di aiuto? Ci sono alternative di reddito, ma anche disporre di un fondo d’emergenza non va sottovalutato. Di cosa si tratta?
Si potrebbero fare delle attività lavorative temporanee o consulenze di natura occasionale. Così da avere reddito supplementare per coprire le spese. Oppure, far riferimento al fondo di emergenza sopracitato, il quale incarna i risparmi accumulati. Il punto è che non tutti riescono a consolidarlo. Ma ci sono dei pro che molti sottovalutano.
La terza alternativa, è liquidare beni non necessari, cioè superflui. Collezioni, mobili antichi e tutto ciò che sta in soffitta a marcire. Magari dargli nuova vita vendendoli potrebbe essere la soluzione migliore. Un’altra fonte di reddito è chiedere aiuto ai familiari. Molti se ne vergognano, ma non dovrebbe essere così. Infine, c’è la possibilità di valutare un ritardo nel pensionamento, perché l’anticipo non è un vantaggio per tutti.
Ma c’è una chicca da approfondire, quella in merito al fondo d’emergenza: come consolidarlo senza fare errori?
Come consolidare un fondo di emergenza valido: caratteristiche che non possono mancare
Stare anche solo per 3 mesi senza entrate, merita una pianificazione attenta. Le alternative possono garantire una transizione più fluida verso la pensione, e aprire un fondo di emergenza può essere il vantaggio migliore. Non ci sono regole che valgono a prescindere dal caso, ma ci sono dei punti che una volta compresi, rendono la gestione pratica e sicura.
Il fondo d’emergenza di cui si sta parlando non è solo un cuscinetto finanziario che permette di non ricorrere a prestiti, ma riduce notevolmente lo stress provocato dall’incertezza economica anche davanti possibili imprevisti. Così, ci si concentra sulla pianificazione della pensione, dandogli la priorità che merita.
Ancora c’è una maggior stabilità nel potere d’acquisto oltre che una mentalità che incoraggia il risparmio. Si distinguono bene le spese necessarie e quelle no, ponendo un atteggiamento consapevole davanti le finanze personali. Il fondo si tiene in un conto separato, perché è più facile accedervi con questa gestione, evitando complicazioni e rispondendo più rapidamente alle emergenze.
Infine, ultimo pro della decisione, è che il fatto di non attingere e linee di credito e prestiti fa risparmiare in termini di interessi. Si evita di avere a che fare con il ciclo del debito quando si mette male. In conclusione, si afferma che il fondo di emergenza sia la strategia migliore per attendere la pensione.