In 24 ore in Emilia Romagna è scattato lo stop alla balneazione a causa della presenza dell’escherichia coli: chiusura delle spiagge e multe fino a €500, e poi è stato revocato.
Circa 28 le spiagge per le quali è stato imposto lo stop alla balneazione, a causa della presenza di livelli troppo alti di Escherichia coli. I campioni analizzati di acqua hanno rilevato un’elevata presenza del batterio, con il conseguente divieto temporaneo di balneazione.
Poi, nuovi accertamenti sull’acqua di mare hanno rilevato che il pericolo era rientrato e il pericoloso batterio era nei limiti di balneazione.
A lanciare l’allarme è l’agenzia regionale Arpae che, a partiene dal 28 luglio, ha disposto il divieto temporaneo di balneazione per diversi tratti della costiera Romagnola. Le spiagge chiuse sono soprattutto localizzate nella provincia di Rimini.
La chiusura è avvenuta in seguito alle analisi svolte su campioni di acqua prelevati dal mare, in prossimità della costa.
La presenza di elevati quantitativi di Escherichia coli nelle acque, in prossimità della costa romagnola, ha reso necessaria la chiusura e lo stop alla balneazione per 28 spiaggia.
L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia regionale Arpae che, il 28 luglio, ha imposto il divieto temporaneo di balneazione per diversi tratti della costa.
Lo stop alla balneazione serve a tutelare la salute dei bagnanti.
Di fatto, l’Escherichia coli è un batterio che generalmente vive nel tratto gastrointestinale e viene espulso attraverso le feci. Il rischio principale, per la salute umana, soprattutto per bambini e anziani, è quello di sviluppare un’insufficienza renale, che può essere fatale, conosciuta con il nome di sindrome emolitico uremica.
Le persone che contraggono l’infezione possono avere sintomi come: dissenteria, con tracce di sangue, crampi addominali, nausea e vomito.
Il motivo per il quale sono aumentati in maniera pericolosa i livelli di Escherichia coli nelle acque dell’Emilia Romagna sono ancora sconosciuti. Potrebbe essere il risultato di una serie di fattori idrogeologici, metereologici e marini.
È probabile che le temperature record registrate nell’estate 2022, con picchi ben oltre i 30 gradi, abbiano influito in maniera negativa sul ricambio delle acque, che generalmente avviene tramite i fiumi. Ma dal momento che la maggior parte dei letti dei fiumi italiani sono asciutti, è ipotizzabile che il ricambio d’acqua quest’anno non sia avvenuto, contribuendo la proliferazione di batteri nelle acque marine.
Erano 28 le spiagge chiuse a causa dell’elevato quantitativo di Escherichia coli nelle acque del mare. La chiusura e lo stop temporaneo alla balneazione sono stati un atto necessario, volto a tutelare la salute dei bagnanti.
Le spiagge interessate sono state riaperte perché i valori sono rientrati nella normalità.
È salva l’estate a migliaia di italiani, le zone che in 24 ore sono state chiuse e riaperte, sono:
Si tratta, dunque, di un’area piuttosto vasta che comprende diversi tratti del litorale romagnolo.
Nel periodo del divieto di balneazione, il Comune ha precisato che coloro che lo hanno infranto andranno incontro ad una multa del valore compreso tra €50 e €500.
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