Il 2020 è stato un negativo per il comparto automobilistico a livello globale, tuttavia alcune eccezioni hanno saputo sorprendere per il loro record di vendite.
Le auto delle celebri case italiane, Ferrari e Lamborghini, hanno saputo proseguire a dispetto della pandemia e continuare a crescere sul mercato. Nonostante la normalità della vita sia stata privata per lungo tempo dall’assenza di stimoli e di emozioni, qualcuno è riuscito a compensare un anno di rinunce, imbrigliate nei limiti di movimento e di svago, acquistando uno dei modelli delle celebri sportive made in Italy.
Il 2020 per Lamborghini è stato un anno record, con un profitto che rappresenta il secondo miglior risultato commerciale di sempre dopo il 2019, con 8.205 vetture consegnate. La controtendenza di Lamborghini sembra proseguire quest’anno con il primo quadrimestre, in cui le auto vendute sono cresciute del 25%.
Quali sono i progetti e le prospettive economiche di Lamborghini?
La casa emiliana si allinea invece alle tendenze per la volontà di cominciare a convertire la sua linea di produzione ai modelli elettrici. Con un investimento record di 1,5 miliardi di euro, di poco inferiore agli incassi realizzati dalle vendite medie degli ultimi anni, si prepara a lanciare sul mercato il primo modello ibrido entro il 2024, con l’ambizioso obbiettivo, dato il necessario stravolgimento del suo modello produttivo, di realizzare un auto con un motore completamente alimentato da energia rinnovabile entro il 2030.
Per fare questo passo attenderà lo sviluppo del mercato delle utilitarie elettriche e la loro ampia diffusione, in modo tale da assicurarsi un cambiamento nella percezione e nei gusti del pubblico, nonché lo sviluppo data l’accentuata concorrenza e l’ingresso nel mercato dei colossi automobilistici come Volkswagen, di batterie ottimizzate e performanti, in grado di garantire le caratteristiche necessarie ai modelli Lamborghini.
Lamborghini verrà quotata in borsa?
Nonostante i successi di vendite e i propositi di innovazione la rendano un marchio particolarmente corteggiato, con un ottimo potenziale qualora venisse quotata in borsa, la casa automobilistica per voce del suo amministratore delegato Stephan Winkelmann, fa sapere che non intende rendere pubblica la società e tanto meno rinunciare al marchio, nonostante l’offerta di 7,5 miliardi di euro ricevuta recentemente dalla stessa Volkswagen, già proprietaria di Audi e ch dal 1998 possiede Lamborghini, di volere ottenere l’esclusiva sul suo marchio.
Quali sono i progetti e le prospettive economiche della Ferrari?
Dal canto suo anche Ferrari che da giugno dello scorso anno è cresciuta in borsa del 24%, è intenzionata a rinnovare la sua offerta, associando il marchio a una serie di prodotti, in aggiunta al merchandising classico, in grado di espandere la fetta di mercato oltre la nicchia degli appassionati sportivi. A questo fine l’azienda ha lanciato una linea di abbigliamento disegnata da Rocco Iannone, attualmente direttore creativo per Armani. Similmente ad Harley-Davidson, che ha espanso sensibilmente la sua notorietà e la sua fetta di mercato attraverso una linea di abbigliamento dedicata, questa nuova strategia dovrebbe portare secondo le stime della Ferrari, un rendimento del 10% nei prossimi dieci anni.
L’immagine del Cavallino Rampante si presta molto bene a rappresentare quello che è stato il trend delle quotazioni Ferrari a partire da gennaio 2016. La casa automobilistica italiana, quotata sul NYSE, è passata negli ultimi cinque anni dai 37 dollari, al massimo del 29 dicembre 2020, quando ha raggiunto quota 233 dollari, con una crescita del 529%. La tendenza si trova attualmente in uno swing di prezzo, che sul lungo termine forma ora un triangolo rialzista. Una figura di continuazione di quello che dovrebbe essere il trend long, fermato da due doppi massimi del 3 maggio e 8 giugno, che hanno messo in evidenza una resistenza e una percezione del valore che non ha consentito agli investitori ulteriori acquisti sopra i 221,35 dollari. Dall’ultimo ritracciamento del 8 giugno, i prezzi hanno ripreso quota sul 70% di Fibonacci crescendo del 13%, fino ai prezzi attuali a 211 dollari.
In ottica rialzista saranno possibili nuovi acquisti sul livello prudenziale di prezzo posto tra 205 e i 207 dollari, fino almeno ai 219 dollari.
Le informazioni presenti in questo articolo non sono da intendersi come un invito all’investimento né alla speculazione.