Ferrari: il marchio italiano più conosciuto al mondo. La storia di una leggenda e i suoi numeri

Questa è la storia di una leggenda che da Modena ha portato il suo marchio ad essere conosciuto in ogni angolo del pianeta. Ferrari vale a dire la scuderia più vincente della Formula 1.

Ferrari
Ferrari (Adobe)

Una leggenda che ha un nome e cognome: Enzo Anselmo Ferrari. Imprenditore, ingegnere e pilota automobilistico, nasce a Modena il 18 febbraio 1898, fondò l’iconico marchio a Maranello nel 1947.

Come nacque la passione per i motori

Secondogenito di Alfredo Ferrari, titolare di un’officina meccanica carpigiana Adalgisa Bisbini, nobile proprietaria terriera di Forlì, e, Enzo Ferrari trascorre l’infanzia a Maranello, in quella stessa casa che ospita oggigiorno il Museo Casa Enzo Ferrari.
A soli 10 anni assiste il piccolo Enzo assiste ad una gara automobilistica e ne rimane folgorato. Nel giro di pochi mesi, nel 1916, muoiono il padre e il fratello. Enzo interrompe gli studi, trova varie occupazioni e ha anche una breve esperienza nell’esercito interrotta da problemi fisici.

L’esordio come pilota e il sodalizio con Alfa Romeo

Nel 1919 si trasferisce a Milano e trova un impiego presso la Costruzioni Meccaniche Nazionali (C.M.N.), dapprima come collaudatore e poi come pilota da corsa.
Nel 1920 taglia per il traguardo al secondo posto della Targa Florio guidando un’Alfa Romeo. Iniziò in questo modo la collaborazione, durata venti anni, di Enzo Ferrari con la casa del Biscione. Un rapporto che continuerà fino al settembre 1939 e che lo vedrà ricoprire diversi ruoli: collaudatore, pilota,  collaboratore commerciale,  direttore del reparto Alfa Corse….

Il logo del “Cavallino Rampante” preso da Francesco Baracca

Nel 1923 Enzo Ferrari incontrò il Conte Baracca, il padre del celebre Francesco Baracca, l’asso dell’aviazione italiana. La Contessa Baracca in seguito gli inviò una fotografia con dedica con il permesso di utilizzare il “Cavallino Rampante” come simbolo portafortuna sulle sue auto. Continua con grandi soddisfazioni la sua carriera di pilota fino al 1931, l’anno dell’ultima gara.

La nascita del figlio Alfredo, soprannominato Dino, avuto dalla moglie Laura Garello, e i crescenti impegni come direttore, lo spingono alla fine della carriera da pilota. Inoltre il figlio è affetto da distrofia muscolare, malattia che nel 1956, a soli 24 anni, lo portò alla morte. Ferrari nel frattempo ebbe un secondo figlio, Piero, che è vicepresidente della Ferrari dal 1988, nato nel 1944 da Lina Lardi.

La fine del rapporto con Alfa e l’inizio della leggenda

Nel 1937 costruisce l’Alfa Romeo 158 “Alfetta”,  l’auto più longeva e vincente nella storia dell’automobilismo sportivo moderno. Nello stesso anno Ferrari si trasferì a Milano, con l’incarico di direttore della neonata Alfa Corse. La differenza di vedute con il management però lo portarono presto alla separazione.
Una clausola lo vincolò per 4 anni a non poter usare il nome “Ferrari” associato alle corse. Nel settembre 1939 Enzo  fonda l’Auto Avio Costruzioni. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’Auto Avio Costruzioni si trasferisce da Modena a Maranello, dove viene costruita parte di quella che sarà la definitiva sede Ferrari.
Al termine della guerra Enzo fa rinascere la la “Scuderia Ferrari”, sezione sportiva della casa automobilistica. La prima corsa,  il 21 maggio del 1950, nel campionato di Formula 1 fu il Gran Premio di Monaco. La prima affermazione giunse nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 con José Froilán González, stracciando lo squadrone Alfa Romeo. Il primo titolo mondiale giunse nel 1952, con alla guida il mitico Alberto Ascari.
La Scuderia Ferrari è la squadra automobilistica più vincente della storia della Formula 1, visto che ha conquistato sedici campionati mondiali costruttori di Formula 1, a cui si aggiungono quindici campionati mondiali piloti.

Una collezione incredibile di vittorie e riconoscimenti

Ferrari ha ricevuto moltissimi titoli. Ma quello di cui più era fiero era quello di “ingegnere meccanico”, datogli “ad honorem” nel 1960 dall’Università di Bologna. Nel 1988 ricevette la laurea “honoris causa” in Fisica, conferitagli dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
Fra i tanti riconoscimenti da ricordare anche che nel 1994 e nel 2000 viene introdotto nelle Hall of Fame delle corse automobilistiche e dell’automobile.
Enzo Ferrari muore il 14 agosto 1988 all’età di novant’anni. A lui è dedicato il Museo Casa Ferrari, che è stato inaugurato nel 2012 nella città Modena, è dedicato alla vita e al lavoro del “Drake” (così chiamato dai colleghi e dagliavversari per la sua natura di “corsaro” delle piste). Questo insieme di ricordi si aggiunge al Museo Ferrari di Maranello, che narra la Ferrari attuale e del futuro tramite una esposizione permanente dedicata alla Formula 1 che ha le radici nella irripetibile storia del Cavallino Rampante.

Un brand dal successo planetario

Per ben due anni consecutivi, 2013 e 2014, il marchio Ferrari è stato nominato come il più influente del pianeta. Nel 2011 furono vendute 7195 vetture per un fatturato di 2,251 miliardi di euro. Il mercato più attivo risulta essere il Nord America con oltre 2mila autovetture vendute. Visto il costante aumento delle vendite, nel 2013 la casa di Maranello ha deciso di produrre meno automobili, proprio per mantenerne il livello di esclusività. Altre due date memorabili per la Ferrari sono state il 21 ottobre 2015 e il 4 gennaio 2016: il 21 ottobre è stato quotata alla Borsa di New York e il 4 gennaio è stato quotata anche alla Borsa Italiana.
Per quanto riguarda il design il sodalizio tra Ferrari e Pininfarina è ormai passato alla storia. Tra i modelli più famosi dell’iconico brand la 250 Testa Rossa, la Ferrari California, la 360 Modena, la Enzo, la Scaglietti, il GTO, la 599 GTB Fiorano, la F12 Berlinetta. In Formula 1 il Gran Premio di Monza rappresenta la gara casalinga della Scuderia Ferrari. Ogni, in concomitanza con il weekend della gara, sono organizzati eventi e raduni per celebrare il Cavallino Rampante.

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Anche nei primi mesi del 2021 fatturato in crescita

La Ferrari ha confermato buona parte delle previsioni per il 2021: i ricavi sono previsti a 4,3 miliardi di euro, il margine operativo lordo tra 1,45 e 1,5 miliardi di euro, l’utile operativo si piazza tra 970 milioni e 1,02 miliardi di euro e l’utile per azione è tra 4 euro e 4,2 euro.

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