Farsi aiutare dai genitori nell’acquisto di casa diventa molto vantaggioso, ma solo se lo fai nel modo giusto

Se devi comprare casa ma da solo non ce la fai, un aiuto da parte dei genitori potrebbe essere essenziale. Ma la procedura è minuziosa

Oggi come oggi, chi ha la fortuna di avere dei genitori che possono dargli una mano nell’acquisto di casa è decisamente fortunato. Il mercato immobiliare, infatti, si distingue per prezzi decisamente alti, soprattutto in alcune zone come Milano e questo per i giovani rende veramente difficile la conquista della tanto agognata indipendenza.

Farsi aiutare dai genitori nell'acquisto della casa
Farsi aiutare dai genitori nell’acquisto della casa: come procedere (trading.it)

Fortunatamente, però, ci sono alcuni genitori che possono permettersi di aiutare i propri figli in questo passo così importante della loro vita e che, quindi, sono un supporto emotivo ed anche fisico nell’acquisto della prima casa. Oggi vi suggeriamo qual è il modo più vantaggioso per farlo: sbagliare, infatti, potrebbe avere drastiche conseguenze.

Aiutare un figlio nell’acquisto di casa: le vie possibili

Sono molte le vie che un genitore può percorrere, se desidera aiutare suo figlio nell’acquisto di casa: le possibilità sono molte e si adattano ad ogni caso e ad ogni esigenza. Un primo modo è quello del prestito con la cessione del quinto, via che può essere percorsa solo dai lavoratori dipendenti e dai pensionati che consiste nella trattenuta in busta paga o nella pensione per un importo che non supera il quinto dello stipendio netto. Questo prestito non può durare più di 120 mesi e, in sede di richiesta, è necessario specificare la motivazione.

Farsi aiutare dai genitori nell'acquisto della casa
Farsi aiutare dai genitori nell’acquisto della casa: come procedere (trading.it)

In alternativa, si può chiedere un anticipo del Tfr in azienda o presso l’azienda in cui si è impiegati. In questo caso, i lavoratori possono richiedere fino al 70% dell’importo del Tfr: la richiesta, però, può essere presentata solo dopo aver maturato 8 anni di anzianità di lavoro presso la medesima azienda. Questo può essere richiesto sia dal figlio che deve acquistare casa, sia dal genitore che desidera aiutarlo.

Chi se lo può permettere, però, può anche pensare di acquistare direttamente la casa per il figlio. In questo senso, il genitore può effettuare un bonifico sul conto corrente del figlio con la causale “Donazione per acquisto casa“, oppure effettuarlo direttamente sul conto del venditore “Acquisto casa per conto del figlio“. Per evitare problemi con il Fisco, nell’atto notarile relativo all’acquisto dell’immobile è utile inserire che si tratta di una donazione esente da imposta poiché, in caso contrario, può risultare legata a un atto e quindi passibile di imposta di registro.

Gestione cookie