Puoi aumentare i tuoi guadagni in modo semplice affittando una sola stanza di casa tua. Ecco come fare
Negli ultimi anni il nostro Paese – come del resto gran parte dell’Europa – è stato colpito da una pesante inflazione che ha portato la BCE ad aumentare i tassi di interesse e a scoraggiare gli investimenti. Il tutto si è tradotto in una minore capacità delle persone di investire i propri risparmi e sperare di far crescere i guadagni.
Tuttavia, questo non vuol dire che è impossibile utilizzare il proprio capitale per aumentare il patrimonio economico di una famiglia. In molti, infatti, stanno decidendo di affittare anche una sola stanza di casa per fare soldi ogni mese. Ecco perché è legale e come puoi farlo anche tu.
Affittare una stanza di casa
Sempre più persone decidono di affittare una stanza della propria casa per aumentare i guadagni. Ottimizzare l’utilizzo del proprio immobile, infatti, può portare i proprietari ad avere un reddito aggiuntivo, anche ogni mese, in maniera rapida, sicura e assolutamente legale. Si tratta di una scelta piuttosto popolare soprattutto nelle città in cui ci sono studenti, lavoratori oppure un grande afflusso di persone in maniera costante e continuativa.
Tuttavia, prima di affittare una stanza di casa è bene assicurarsi che l’immobile soddisfi i requisiti previsti dalla legge in materia di abitabilità. Nello specifico, è bene seguire ciò che dice la legge 431 del 1998, la quale regola le locazioni di immobili a uso abitativo, oltre alla locazione delle singole stanze.
Secondo quanto stabilito dalla normativa, infatti, la stanza che si concede in affitto deve rispettare i requisiti minimi stabiliti dai regolamenti edilizi locali (mediamente intorno ai 9 metri quadrati per una stanza singola). Lo stesso discorso vale per l’altezza della stanza (minimo 2,70 metri), oltre alla presenza di finestre che garantiscono una ventilazione e illuminazione adeguata.
Prima di dare in affitto una stanza della propria casa è bene poi assicurarsi di stilare un contratto corretto. Ne esistono diverse tipologie, come ad esempio il contratto a canone concordato (3+2), il quale prevede una durata di tre anni, più un rinnovo automatico di due anni. Il contratto di locazione transitorio, pensato per coloro che voglio affittare una stanza per un periodo massimo di 18 mesi.
Infine vi è il contratto per studenti universitari, il quale può variare tra i 6 e i 36 mesi, che garantisce una cedolare secca al 10%. Infine, è necessario registrare il contratto presso l’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla firma.
I redditi derivanti dall’affitto della stanza verranno tassati tramite cedolare secca con aliquota al 21%. Mentre se si sceglie la tassazione ordinaria, il reddito verrà sommato agli altri redditi del locatore, venendo poi tassato secondo le aliquote Irpef.