Rosso per i mercati finanziari europei e asiatici: i dazi di Trump hanno spaventato le borse, è importante per i trader comprendere come comportarsi
Le principali borse europee si sono preparate ad aprire la settimana in rosso, segnando ribassi legati all’effetto della Trump volatility, accelerata dalle dichiarazioni sui dazi. Gli indici dei mercati finanziari europei oggi 3 febbraio 2025 aprono così:
- FTSE MIB (Milano): -1,5%
- DAX (Francoforte): -1,98%
- CAC 40 (Parigi): -2,,04%
- IBEX 35 (Madrid): -1,99%
- FTSE 100 (Londra):-1,3%
Gli investitori monitorano attentamente le prossime decisioni delle banche centrali e le tensioni commerciali globali, di riflesso i mercati asiatici hanno registrato performance contrastanti, tra flessioni e rialzi tra Tokyo e Hong Kong. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rimangono protagoniste da questo punto di vista.
Gli investitori continuano a mantenersi cauti puntando su beni rifugio. Oggi infatti l’oro ha segnato una crescita e il petrolio una lieve flessione. Le dichiarazioni di Trump giocano ancora un ruolo fondamentale per investire in una strategia d’investimento funzionale, ed è per questo che Trading.it ci tiene ancora a sottolineare quanto sia importante per i trader entrare in una nuova ottica.
La volatilità e i forti ribassi dovuti alle dichiarazioni trumpiane sono poco prevedibili, ma al tempo stesso rimarranno una costante in questi prossimi mesi di presidenza, è per questo che vi illustriamo ancora una volta quale potrebbero essere gli impatti delle parole di Donald Trump sui mercati nel medio termine.
L’Impatto delle dichiarazioni di Trump sui mercati finanziari mondiali
Le recenti dichiarazioni di Donald Trump in merito a possibili nuove tariffe e politiche protezionistiche hanno generato un’attenzione particolare sui mercati finanziari. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra affermazioni retoriche e decisioni che potrebbero avere effetti concreti sull’economia globale. Per fare ciò è sempre bene tenere a mente questo schema perché sarà utile anche in futuro per eventuali nuove dichiarazioni che manderanno giù i mercati.
- Concretezza della proposta: Se Trump annuncia dazi già approvati o provvedimenti ufficiali, il mercato reagisce in modo strutturato. Se invece si tratta di affermazioni generiche, spesso servono solo a influenzare il sentiment politico ed economico e di riflesso possono causare caos.
- Reazione dei mercati: Un ribasso di breve durata è solitamente frutto di panico momentaneo, mentre cali prolungati indicano un rischio più strutturale, come nel caso di guerre commerciali prolungate. È bene comprendere come interpretare i cali senza andare nel panico. La vendita da ansia e paura va evitata assolutamente: nella maggior parte dei casi si tramuta in perdita. Inoltre, se il calo è generalizzato, tenderà a risalire, quando invece è legato a un settore specifico, potrebbe essere una modifica strutturale più a lungo termine.
- Contesto macroeconomico e geopolitico: In un’economia in difficoltà, anche dichiarazioni prive di fondamento possono generare volatilità. Se invece l’economia è solida, i mercati tendono a ignorare le provocazioni. Vista la situazione attuale, il sali-scendi è da considerare come un riflesso di un’instabilità generale.
- Pattern storico: Trump ha spesso utilizzato i dazi come strumento negoziale. Nel 2018, per esempio, minacciò tariffe su prodotti cinesi, causando una breve correzione di mercato seguita da un recupero una volta avviate le trattative. Guardando alla storia, quindi, è importante ricordare che le politiche trumpiane si basano spesso su dichiarazioni colorite da utilizzare come deterrente, ma che poi vengono spesso ‘risanate’ da accordi geopolitici.
- Risposte internazionali: Se l’UE o la Cina rispondono con ritorsioni concrete, il rischio di escalation diventa più reale e i mercati iniziano a prezzarlo seriamente, rimane da monitorare anche la risposta dei paesi ai quali sono stati imposti dazi.
- Usare fonti ufficiali per le analisi: Leggere report di banche d’investimento come Goldman Sachs, JPMorgan o società di ricerca come Bloomberg Intelligence che valutano l’impatto effettivo dei dazi su PIL, inflazione e utili aziendali.
- Esempi ipotetici:Scenario 1: Trump twitta “Dazi del 50% su tutte le auto tedesche!” senza azioni legali.Cosa fare: Aspettare 24-48 ore. Se la Germania/UE non reagisce e non ci sono documenti ufficiali, è probabile retorica.Scenario 2: Trump firma un ordine esecutivo per dazi del 25% sui chip taiwanesi.
Cosa fare: Valutare l’impatto su aziende come TSMC, Intel, e settori dipendenti (tecnologia, auto). Se il calo persiste, adattare il portafoglio.
- Le reazioni isteriche si dissolvono in giorni, spesso con rimbalzi tecnici.
- I ribassi giustificati hanno fondamentali chiari: escalation tariffaria, calo degli utili aziendali, interruzioni logistiche.
Gli investitori più attenti sanno che è essenziale monitorare report ufficiali, reazioni delle istituzioni finanziarie e dati macroeconomici prima di trarre conclusioni affrettate sulle conseguenze delle dichiarazioni politiche sui mercati.