Ci sono alcune malattie che permettono di ottenere l’esenzione ticket sanitario su tutte le prestazioni legate alla patologia (analisi cliniche, specialistica ambulatoriale, monitoraggio, eccetera).
Le ultime novità riportano circa 64 malattie considerante invalidanti che danno diritto all’esenzione del ticket sanitario, l’elenco completo è nell’allegato 8 del dPCM. In precedenza le malattie croniche ed invalidanti ne erano 54, individuate con il decreto ministeriale del 1999 numero 329. Quindi, con l’aggiornamento del decreto sono entrate altre malattie che danno diritto all’esenzione del ticket e a tutte le agevolazioni legate allo stato invalidante e cronico.
Esenzione ticket sanitario per chi soffre di queste patologie, ma molti non lo sanno
Con l’aggiornamento del decreto entrano nell’elenco sei patologie esenti:
a) patologie renali croniche;
b) bronco pneumopatia cronico ostruttiva;
c) rene policistico autosomico dominante;
d) sindrome da talidomide;
e) osteomielite cronica.
Nell’elenco aggiornato sono trasferite anche alcune malattie che prima erano considerate rare, e sono:
a) celiachia;
b) sindrome di Klinefelter;
c) sindrome di Down;
d) connettiviti indifferenziate.
Inoltre, si aggiungono anche due patologie croniche considerate rare:
a) miastenia grave;
b) sclerosi sistemica progressiva.
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Come si stabilisce che le malattie sono esenti?
Per essere considerate patologie che danno diritto all’esenzione del ticket sanitario devono essere presenti determinate condizioni previste nel Decreto legislativo n. 124 del 29 aprile 1998. Nello specifico i criteri sono: grado di invalidità, gravità clinica e onerosità della quota di partecipazione in base al trattamento da effettuare.
È l’ASL di appartenenza che riconosce il diritto all’esenzione del ticket sanitario sulla base di certificazione medica comprovante la patologia invalidante.
Quali sono le prestazioni esenti?
La maggior parte delle malattie prevedono un pacchetto di prestazione, incluse nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale. I criteri a cui rispondono le prestazioni sono il criterio di appropriatezza per il monitoraggio della malattia e la sua evoluzione e la prevenzione e le complicanze che possono insorgere. A scegliere i controlli da effettuare e a quali visite il paziente si deve sottoporre, è il medico curante, sempre nel rispetto dei criteri di efficacia e appropriatezza, considerando le condizioni cliniche di ogni singolo paziente.
L’esenzione per malattia cronica non presenta benefici particolari in riferimento alla spesa farmaceutica. I medicinali, in base alle norme di Stato, sono classificati in varie fasce, nello specifico, la fascia:
a) A (medicinali gratuiti per tutti gli assistiti);
b) B con nota AIFA (sono gratuiti solo per le persone con condizioni particolari di salute specificate nella nota);
c) C (pagano tutti gli assistiti compresi quelli con malattia cronica).
Esistono anche dei ticket regionali sui medicinali di fascia A, per sapere quali sono, bisogna rivolgersi direttamente alla propria ASL o Regione di appartenenza.
Infine, l’attestato di esenzione ticket sanitario per patologia ha un termine preciso di scadenza. La scadenza non è uguale per tutti, ma è annotata sul rilascio del certificato di esenzione. Con il miglioramento telematico, il medico di base riceve direttamente nella banca dati la patologia, l’attribuzione dell’esenzione con la relativa scadenza. Se ciò non fosse, bisogna verificare all’ASL di appartenenza se la domanda di esenzione è andata a buon fine.