Le famiglie con fragilità possono dormire serene, perché l’esenzione del ticket sanitario ha da offrire molto più di quello che si pensa!
Pensare che lo stato di inoccupazione o come lo si voglia chiamare, disoccupazione, non sia una condizione di fragilità, è un gravissimo errore. Soprattutto è uno sbaglio ancor più grande non lottare per i propri diritti in relazione alla condizione di mancanza di stabilità economica. Non tutti quelli che sono senza lavoro lo sono perché non amano lavorare, o son semplicemente dei fannulloni. Molti sono in difficoltà perché non hanno trovato nulla in linea con il proprio curriculum, non sanno saputo cercare, o semplicemente perché non è arrivata l’occasione giusta. Tutelare i cittadini è un diritto, ed avere un’esenzione come quella del ticket sanitario è solo uno dei tanti vantaggi.
Disponibili ben 9 milioni di euro, i vantaggi non si contano: portata importante di agevolazioni per i contribuenti. Chi non lavora non può pensare di poter condurre uno stile di vita di “lusso”, ed ai tempi odierni la situazione è ancora più tragica. C’è chi nonostante abbia un lavoro, non riesce ad arrivare a fine mese con un briciolo di risparmio. Complice un aumento continuo e costante del livello dei prezzi, risultato dell’inflazione galoppante che unita alla stagnazione, le quali hanno bloccato qualsiasi possibilità di crescita economica.
Ed è qui che salta all’occhio un’altra condizione, spesso silente. Molti non riescono a pagare l’affitto, la spesa, e le bollette, di conseguenza, come si può pensare di curarsi? Sembra assurdo, ma molti mettono in secondo piano questa condizione, anche solo per non essere in grado di pagare il ticket.
Così, è bene riconoscere che l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario è una chance da non sottovalutare. Ma chi può ottenere questo vantaggio? Non si tratta solo di inoccupati, bisogna approfondire e capire se si può essere destinatari della misura.
Non si tratta di un vantaggio immediato, o meglio sarebbe più corretto affermare, che non è una condizione che si attua in automatico. Quindi, da qui è bene sapere che per averlo non basta essere disoccupati. Anche in questo caso come molti altri bonus, è necessario agire tempestivamente e in maniera opportuna. Analizzata la propria condizione, ecco che bisogna avere i documenti giusti da inoltrare. Le Politiche Sociali sono il baluardo più potente del Welfare, e garantire il benessere dei singoli cittadini è il primo passo per consolidare l’obiettivo più importante: la prosperità collettiva.
L’esenzione del ticket sanitario è garantita per tutti i cittadini inoccupati. La ratio del provvedimento è proprio quella finora analizzata, cioè la possibilità di aver degli ammortizzatori sociali che sostengano nelle spese del quotidiano chi vive queste condizioni di fragilità. Per cui avere un costo in meno, il quale a sua volta riguarda il proprio benessere, è un punto di conquista essenziale per lo Stato Sociale che attua politiche di Welfare.
Stanziati 9 milioni di euro, non basta essere disoccupati per veder soddisfatta in automatico la condizione. On evitare disguidi agli sportelli, bisogna sapere che bisogna aver prima avviato la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Si tratta della dichiarazione che appunto attesta la volontà di voler immettersi nel mondo del lavoro qualora ce ne fosse la possibilità.
Quindi, l’esenzione dal pagamento del ticket per l’assistenza farmaceutica è un’ottima chance di risparmio e di cura di sé per tutti i cittadini che lo richiedono e sono residenti nella Regione Lombardia. L’approvazione della proposta dell’Assessore del Welfare viene confermata dalla Giunta Regionale. Per aver diritto all’ausilio sociale bisogna aver avviato la DID, cioè la sopracitata Dichiarazione di Immediata Disponibilità.
Al di là dell’esistenza o della mancanza di una pregressa relazione di lavoro. Anche i familiari a carico del nucleo preso in considerazione possono usufruire del vantaggio, purché si rimanga entro tetti massimi di ISEE. La fotografia economica che attesta la condizione finanziaria della famiglia deve essere minore di 8263 euro annui. Ma nel caso in cui ci sia un coniuge e figli a carico, con l’aggiunta di 516 euro per ogni figlio, il valore di riferimento sale a 11362 euro all’anno.
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