Bollo auto e legge 104: cosa succede all’esenzione alla morte del disabile? Ecco il chiarimento che molti aspettavano.
La Legge 104 sancisce alcuni diritti relativi a persone con disabilità, volti all’integrazione sociale e all’assistenza delle stesse. Tra queste figura anche l’esenzione dal bollo auto. In molti, però, si chiedono cosa accade a tale agevolazione nel momento in cui il diretto interessato viene a mancare. Attenzione, pochi lo sanno: ecco il chiarimento per evitare problemi.
Come sappiamo, il bollo è una tassa che i possessori di veicoli sono tenuti a pagare ogni anno, salvo eccezioni specifiche. In caso di disabilità, ad esempio, si può ottenere l’esenzione da tale imposta ma, ovviamente, il dubbio sorge spontaneo: cosa succede a tale esonero al momento della morte del beneficiario dell’esonero? Cerchiamo di comprendere come procedere.
Esonero bollo auto e morte del disabile: cosa succede, il chiarimento
Ebbene, partiamo dal presupposto che tale agevolazione non è trasferibile. Di conseguenza, alla morte dell’interessato, l’esenzione dal bollo decadrà e gli eredi saranno tenuti al versamento dell’imposta. C’è, dunque, un iter preciso che occorre seguire per “regolarizzare” la posizione. Ecco come procedere.
Per prima cosa, il beneficiario della vettura dovrà munirsi di certificato di morte e presentarsi presso l’ACI della propria città. Presentando il certificato di decesso riceverà un modulo da compilare che avrà lo scopo di sancire la revoca dell’esenzione e, dunque, ripristinare l’obbligo del pagamento del bollo.
Per quanto riguarda il pagamento, questo sarà calcolato a partire dalla data di decesso del precedente beneficiario, dunque l’esonero decadrà dalla data di morte del titolare con disabilità che aveva diritto all’agevolazione. Una volta portata a termine la procedura, il nuovo intestatario sarà tenuto al pagamento del bollo, ogni anno, come da prassi.
Ricordiamo, inoltre, che l’esonero dal pagamento in questione in caso di disabilità riguarda una specifica categoria di veicoli. Si tratta di quelli con cilindrata non superiore a 2000 cm³ per i motori a benzina e 2.800 cm³ per i motori diesel. Di conseguenza, non è scontato che l’auto “ereditata” alla morte dell’interessato con disabilità fosse, di conseguenza, esonerata da tale imposta. Occorrerà, quindi, informarsi a dovere e, nel caso, muoversi di conseguenza per evitare problemi col fisco.
Infine, ma non per importanza, occorre tenere a mente che non tutte le agevolazioni si perdono alla morte del beneficiario disabile. Un esempio l’iva agevolata al 4% per l’acquisto della vettura in questione, così come la detrazione del 19% persistono dopo la sua morte.