Eredità e successione: questo banale errore fa litigare e rovina le famiglie per anni

Questo errore comune quando si ha a che fare con la successione e l’eredità può causare problemi alle famiglie: attenzione.

Quelli di eredità e successione sono due concetti con cui la maggior parte di noi potrebbe trovarsi a fare i conti, prima o dopo. Purtroppo, come ben sappiamo, questi sono direttamente correlati ad un evento doloroso: la morte di una persona cara. A peggiorare la situazione, c’è la possibilità che, a causa di un errore comune, il tutto possa diventare ancora più problematico e complesso. C’è, infatti, un dettaglio importante che bisogna conoscere e comprendere a proposito dell’eredità: attenzione a non sbagliare.

Successione ed eredità: l'errore
L’errore comune con successione ed eredità (trading.it)

Quello dell’eredità e, di conseguenza, della successione, è un elemento regolato, a tutti gli effetti, da una serie di leggi pensate per tutelare i famigliari e garantire che il patrimonio sia diviso nel modo corretto. Attenzione, però, a pensare che tale suddivisione abbia sempre lo stesso assetto: ecco un dettaglio fondamentale da tenere presente.

L’errore da non fare con eredità e successione: cosa occorre sapere

Partiamo dal presupposto che la successione non è sempre necessaria. Laddove, infatti, non vi siano beni immobili o diritti reali immobiliari, il patrimonio non superi i 100mila euro e sia destinato a parenti in linea retta, non è obbligatoria. Un altro punto chiave riguarda, invece, il testamento: quel documento nel quale il defunto ha espresso le sue volontà e, in genere, anche il modo in cui l’eredità deve essere suddivisa. Ecco, dunque, l’errore che in molto commettono.

Errore con l'eredità e la successione: attenzione a non sbagliare
Questo errore comune può causare problemi in famiglia: attenzione con eredità e successione (trasing.it)

Quando si parla di eredità ci sono due concetti chiave da tenere presente: quello di quota di legittima e quello di quota disponibile. Per legge, infatti, gli eredi in linea retta, quali moglie e figli, ad esempio, hanno diritto ad una quota minima del patrimonio che non può essere alterata o modificata, nemmeno dal diretto interessato. La quota disponibile, invece, è quella parte di patrimonio che il defunto, in vita, nel fare testamento poteva destinare a chiunque.

Ecco, allora, che può capitare che, proprio per la presenza di un testamento, tale patrimonio sia suddiviso in parti differenti. Laddove, ovviamente, uno degli eredi in linea retta vedesse non rispettata la propria quota di legittima, potrebbe impugnare il testamento stesso. Se, invece, la propria quota di legittima è stata rispettata, la quota disponibile destinata ad altri non è contestabile.

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