Quando un pensionato muore lascia eredità e pensione di reversibilità. Tuttavia, di recente, sono cambiate le percentuali per i vedovi.
Quando il coniuge muore il vedovo o la vedova ha la possibilità di accedere alla pensione di reversibilità e ad una quota del suo patrimonio. Per la pensione di reversibilità è necessario essere in possesso di specifici requisiti reddituali. Per quanto riguarda la quota del patrimonio, invece, di recente c’è stato un aggiornamento delle aliquote.
Secondo quanto stabilito dalla normativa attualmente in vigore, diventando vedovi si ha diritto ad una quota della pensione di reversibilità del defunto, in presenza di particolari condizioni.
Per poter accedere ad una percentuale del trattamento pensionistico è, infatti, necessario che il vedovo o la vedova siano in condizioni economiche di bisogno.
Inoltre, è previsto anche l’accesso ad una quota del patrimonio del defunto.
Il diritto di successione è particolarmente chiaro in merito alla casa coniugale e alla pensione ai superstiti.
Eredità e pensione di reversibilità: cosa spetta ai vedovi
Secondo quanto stabilito dal diritto di successione, il coniuge è sempre considerato un erede del defunto. Pertanto, il coniuge ha diritto a partecipare alla spartizione del patrimonio, nel rispetto delle quote che variano in base alla presenza o meno di figli.
Di fatto, in presenza di un unico figlio, alla vedova o al vedovo spetta la metà del patrimonio del defunto. Se, invece, ci sono due o più figli la quota diminuisce ad un terzo, mentre gli altri due terzi vengono ripartiti tra i figli.
In merito, alla casa coniugale, ovvero alla dimora in cui vivono i coniugi prima della morte di uno dei due, la legge è piuttosto chiara: il coniuge superstite gode del diritto di abitazione per tutta la sua vita. Di conseguenza, i figli pur avendo diritto di successione sull’immobile sono costretti a consentire al genitore superstite di viverci per il resto della sua esistenza.
Inoltre, la legge riconosce al coniuge superstite anche il diritto di utilizzare i mobili della casa in cui vive.
Infine, il vedovo o la vedova hanno diritto alla pensione dedicata ai superstiti, nella quota pari al 60% del valore percepito dal defunto.
Nel caso in cui il coniuge defunto non percepisse ancora la pensione, al superstite spetterà la cosiddetta pensione indiretta, che corrisponde al 60% della pensione che sarebbe spettata al vedovo/a al momento del decesso del coniuge.
Cosa succede in caso di testamento
Nel caso in cui il coniuge defunto abbia intenzione di lasciare alla moglie o al marito una quota del proprio patrimonio, diversa da quella stabilita dalla legge, dovrà redigere un testamento.
Si tratta di un atto scritto in cui un soggetto manifesta le sue ultime volontà e dove ha la possibilità di lasciare intatta la quota legittima per il 75%, ovvero quella stabilita dalla legge, e disporre a suo piacimento del restante 25%.
In questo modo, un soggetto ha la possibilità di lasciare il 25% della quota, che non rientra in quella legittima, al coniuge superstite.