Se soffri spesso di emicrania, hai la possibilità di ricevere un contributo economico dall’Inps: scopriamo i dettagli di questa possibilità e come accedervi.
Chi soffre di emicrania sa bene quanto possa essere invalidante tale disturbo: a volte c’è bisogno di stare al buio per ore affinché si avverta un po’ di sollievo. In alcuni casi, addirittura, neanche i farmaci da banco sembrano fare effetto e c’è bisogno di seguire terapie molto più mirate.
Quello che forse non tutti sanno è che per alcune forme di emicrania si ha diritto a ricevere un contributo economico da parte dell’Inps. Ecco di cosa si tratta, chi può avervi accesso e come fare per richiederlo.
Esistono delle forme di emicrania che danno diritto ad un contributo Inps, in particolare ad un assegno di invalidità. Ciò perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto questa patologia al pari di altre che ostacolano il normale svolgimento delle quotidiane attività lavorative. Ovviamente ciò non è rivolto a tutti coloro che soffrono di emicrania, ma solo di alcune forme.
Nel dettaglio, hanno diritto ad un assegno di invalidità coloro che soffrono in modo dichiarato e certificato da un medico di emicrania parossistica cronica, di emicrania cronica e ad alta frequenza e di emicrania continua. Nello specifico, infatti, queste tre forme di emicrania limitano la vita quotidiana di chi ne soffre rendendoli in parte inabili al lavoro.
Inoltre, a breve tali forme di emicrania accompagnate da alcune forme di cefalea rientreranno di diritto nell’elenco delle malattie sociali e invalidanti.
Tale assegno di invalidità erogato dall’Inps a favore di coloro che soffrono di queste particolari forme di emicrania, ammonta a 280 euro al mese. I contribuenti che ne hanno diritto e ne fanno richiesta non dovranno fare altro che presentare la relativa documentazione medica e sottoporsi alle visite di routine della Commissione Medica incaricata degli accertamenti.
In merito esiste una vera e propria legge, le “Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale A. C. 684 ed abb.”. In questo caso, infatti, è proprio la Camera che sta valutando la possibilità di far rientrare nelle malattie sociali invalidanti la cefalea primaria cronica insieme ad altre forme importanti di emicrania.
Aumentare il proprio stipendio fino al 15% è possibile se decidi di lavorare di sera:…
Attenzione a DSU e ISEE perché forse state pagando più del dovuto le bollette di…
Saranno in molti a riceverlo. Arriva il bonus 1500 euro ai figli: lo Stato vuole…
Arriva una buona occasione per i liberi professionisti. Con il Bonus 100 euro, le partite…
La pensione potrebbe corrispondere alla metà dell'ultimo compenso percepito. Di cosa bisogna essere al corrente…
Nel 2025 arriverà il tanto atteso bonus badanti. Gli importi sono interessanti, ma i requisiti…