Il rincaro dei prodotti sugli scaffali dei nostri supermercati non è destinato a cessare e una nuova stangata è in arrivo: tutta colpa dell’emergenza siccità. Ecco cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane.
Dopo l’aumento dei prezzi di alcuni generi alimentari a seguito della crisi geopolitica in Europa e dello scoppio della guerra in Ucraina e dopo l’impennata dell’inflazione, una nuova stangata sta per colpire gli italiani. Secondo le previsioni alcuni generi alimentari subiranno dei forti rincari nelle prossime settimane. La causa di tutto ciò? L’emergenza siccità che ha portato alla mancanza di risorse idriche e alla rovina di alcuni raccolti.
Cosa dobbiamo aspettarci a breve? Ecco qualche previsione e quali saranno i beni che subiranno un aumento del prezzo: bisogna prepararsi per non arrivare impreparati.
Nuova stangata in arrivo: le ripercussioni dell’emergenza siccità
Come tutti si aspettavano, la grave siccità che ha travolto il nostro Paese negli ultimi tempi influirà pesantemente sui prezzi di alcuni generi alimentari sugli scaffali dei supermercati. Si prevede, dunque, una nuova stangata che peserà direttamente sulle tasche delle famiglie italiane. In tutto il territorio nazionale, infatti, si stanno moltiplicando i danni che il caldo e la mancanza di piogge hanno inflitto alla produzione.
Ancora, alcuni raccolti sono dimezzati e altri hanno subito numerosi danni. Si presume, dunque, che nei prossimi giorni ci sia un rincaro di alcuni beni alimentari sugli scaffali del supermercato. Molto probabilmente, tutto ciò riguarderà alcuni beni agricoli quali mais, grano, cerali e derivati, frutta fresca e verdura. In particolar modo, le colture più danneggiate riguardano proprio quelle di angurie e meloni.
Come effetto secondario, anche questa volta, si prevedono aumenti anche di prodotti quali yogurt e altri latticini e formaggi. Tutto ciò perchè le alte temperature e la mancanza di foraggio hanno colpito il bestiame e causato una diminuzione della produzione di latte.
L’allarme delle associazioni dei consumatori
Le associazioni per la tutela dei consumatori, dunque, lanciano il loro concitato allarme. “Già nell’ultimo mese i prezzi al dettaglio dei generi alimentari hanno subito un aumento del 7,4% su base annua, con una maggiore spesa per il cibo di circa +554 euro annui a famiglia“, ha spiegato il presidente di Assoutenti. “Le famiglie reagirebbero ai rincari tagliando i consumi anche su beni primari come il cibo”, lancia l’allarme.
Il problema, infine, è legato anche alla condizione della nostra rede idrica. “Basti pensare che più di un terzo dell’acqua immessa nella rete va sprecata, pari a quasi un miliardo di metri cubi all’anno e di 2,5 milioni di metri cubi al giorno“, ha spiegato ancora una volta Assoutenti.