Sembra emergere la possibilità che Elon Musk possa considerare il nostro Paese come la sede di nuovi investimenti.
L’imprenditore statunitense ha alla fine di questa estate inaugurato la prima gigafactori per la produzione di batterie elettriche utili agli EV.
Il miliardario statunitense è conosciuto per le sue idee avveniristiche e per la sua spregiudicatezza rispetto alle decisioni e soprattutto nei confronti delle sfide. Le avversità economiche sono un campo in cui il noto amministratore delegato di Tesla e SpaceX diventa protagonista.
Adesso tra Matteo Salvini e Elon Musk corre un’intesa via Twitter. Il ministro italiano per le infrastrutture avrebbe fatto la sponda all’imprenditore Usa non che ora proprietario dello stesso social network. Quanto si sono detti in poche righe è sufficiente per dare adito alla possibilità che Tesla guardi in Europa al nostro Paese per nuove infrastrutture.
Il ceo di Tesla ha risposto a Salvini che auspicava un suo impegno in Italia “Gentile da parte sua, non vedo l’ora di incontrarlo”. Nella notte Salvini ha re-twittato il post rispondendo che “sarebbe un piacere e un onore”. “Per voi le porte del mio ministero sono sempre aperte”. Ancora più esplicitamente, aveva invitato Musk a investire nel nostro Paese. “So che ha qualche problema sullo sbarco in Germania, noi spalanchiamo le porte”.
Dopo aver iniziato la costruzione del sito in Germania a proprio rischio, Tesla ha ottenuto il via libera formale dalle autorità regionali per iniziare la produzione. La “gigafactory” di Grünheide, nello stato tedesco orientale del Brandeburgo, è il primo sito di produzione di Tesla in Europa.
L’azienda californiana mira a impiegare circa 12.000 lavoratori nel sito che produrranno circa 500.000 auto Model Y all’anno, i SUV elettrici compatti dell’azienda. L’arrivo di Tesla ha scosso l’industria automobilistica di punta della Germania, preparando i rivali Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz a una feroce concorrenza nel passaggio dai motori tradizionali ai veicoli elettrici.
L’attenzione di Tesla sull’Europa arriva mentre il continente è alle prese con costi energetici alle stelle legate in parte all’invasione russa dell’Ucraina, che insieme alla carenza di alcune materie prime, stanno affliggendo molte case automobilistiche.
Lo scambio è nato grazie alle parole di Salvini, pronunciate pochi giorni fa a un convegno a Roma. Il vicepremier italiano aveva definito Musk “uno dei principali geni innovativi”. Il ministro delle infrastrutture ha auspicato la collaborazione di Musk con l’Italia in quello che può essere l’avvio per un polo di investimenti che attragga capitali stranieri su progetti innovativi.
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