“La libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter è la piazza digitale dove vengono discussi argomenti vitali per il futuro dell’umanità”.
Queste le parole di Elon Musk oggi proprietario di Twitter.
Negli ultimi dieci anni la diffusione capillare degli strumenti informatici e dei luoghi virtuali di aggregazione, sono stati tali da renderli fonti abituali fonti d’informazione e di decisione. Sempre più a movimenti, sebbene frammentari, di democrazia diretta sono nati nell’ultimo decennio dalla rete. Dalla fine di aprile il noto social network cerca di rinnovare la sua immagine e le prospettive economiche grazie alla guida di Elon Musk.
Il ceo di Telsa ha chiesto agli utenti fiducia nelle sue capacità di mantenere aperto al confronto il social network. È stato un decennio straordinario, tra bolle informative, manipolazione della pubblica opinione e tentativi di controllo di massa; si pensi per esempio ai casi di WikiLeaks, Edward snowden, Cambridge analitica, passando per fenomeni più recenti come quello di Donald Trump.
L’ex presidente Usa è riuscito a fomentare attraverso Twitter il tentato colpo di Stato di Capitol Hill il 6 gennaio 2021. Donald Trump, bandito da Twitter da allora, ha detto che l’acquisizione di Musk è uno sviluppo positivo.
Elon Musk che ha concluso l’acquisizione della società per un’offerta complessiva di 43 miliardi di dollari, ha in questi giorni ribadito la sua volontà di riammettere Trump sul social network. “Penso che non fosse corretto bandire Trump, penso sia stato un errore. Questo ha alienato gran parte del paese e alla fine non gli tolto la possibilità di esprimere la sua opinione”. L’imprenditore ha definito il divieto una decisione immorale, aggiungendo che questo tipo di espulsioni permanenti minano la fiducia degli utenti in Twitter.
La sempre più immediata capacità d’influire senza mediazione sulle dinamiche economiche e politiche attraverso i social network e in particolare con Twitter, rende in assenza di un ripensamento delle regole di coinvolgimento e libertà di espressione, la democrazia vittima delle pulsioni dei gruppi più disparati.
Secondo Musk “In caso di tweet sbagliati o donnosi, questi dovrebbero essere cancellati, resi invisibili o sospesi temporaneamente, senza bisogno di bandire il suo autore.” Dal canto suo Trump invece ha detto che non ha intenzione di tornare su Twitter; preferisce invece concentrarsi sulla sua avventura imprenditoriale tramite il suo social network “Truth Social”.
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