Bitcoin, punto di non ritorno: il 20 agosto c’è la svolta decisiva

Elon Musk dichiara il suo coinvolgimento con la regina delle criptovalute. Nonostante il Bitcoin abbia subito nel corso degli ultimi mesi una parziale battuta d’arresto, il CEO Tesla ha assicurato di avere mantenuto in portafoglio i suoi investimenti.

Elon Musk di Tesla

Elon Musk conferma la sua passione per le criptovalute e in particolare per il Bitcoin, affermando che una parte del patrimonio legato alla sua compagnia aero spaziale SpaceX è attualmente investita in Bitcoin. Il mondo delle criptovalute e dalla blockchain agli occhi delle grandi multinazionali sono diventate un ottimo modo per diversificare e accrescere la propria capitalizzazione, non è chiaro tuttavia se le rivelazioni fatte da Musk in quello che è stato l’ultimo degli eventi mediatici più importanti sulle criptovalute il “The B Word”, abbiano voluto essere una strategia atta a rendere popolari le quotazioni della SpaceX, cosi come avvenne per Tesla Motors, anche agli occhi dei traders sulle criptovalute.

In questo senso le dichiarazioni fatte alla conferenza sul mercato delle cripto monete, ospitata dal Crypto Council for Innovation, può determinare una correlazione tra le quotazioni e il prezzo del Bitcoin, come avenne ad aprile nel periodo in cui Bitcoin saliva fino a raggiungere il record dei 60.000 dollari. Le affermazioni hanno innescato qualche reazione di sorpresa anche sulle quotazioni del Bitcoin, nonostante la notorietà delle inclinazioni di Musk per questo tipo di asset. Come accaduto già in passato, a cominciare almeno dalla dichiarazione ufficiale annunciata su Twitter il 24 marzo in cui dava via libera alla possibilità di pagare le auto elettriche di Tesla in Bitcoin. Una possibilità successivamente ritirata per l’insostenibilità dell’immagine del marchio impegnato sul fronte della riduzione delle emissioni inquinanti e l’impatto ecologico negativo del Bitcoin in termini di efficienza energetica.

Le dichiarazioni di Elon Musk e la reazione del mondo delle criptovalute

Non troppo sorprendentemente Elon Musk, dopo essersi esposto sulla criptovaluta per un ammontare pari a circa il 7% del suo patrimonio miliardario, ha fatto ulteriore campagna pubblicitaria alle sue criptovalute preferite, inevitabile d’altronde in un contesto di appassionati e promotori come Ark Investment, Square, nonché lo stesso Jack Dorsey CEO di Twitter. Il Crypto Council for Innovation che ha ospitato la conferenza, è infatti un’associazione finalizzata a riunire gli esponenti maggiori dell’industria del mercato delle criptovalute a livello globale, al fine di comunicare al pubblico e ai legislatori le caratteristiche e i benefici insiti nella diffusione di questi valori nell’economia.

Tra le criptovalute menzionate c’è Ethereum, una delle criptovalute più utilizzate e  all’avanguardia, che ha avuto nella sessione di trading un incremento a fine giornata del 12%, giustificato in parte dall’entusiasmo degli investitori, dopo che Musk ha dichiarato di possedere personalmente la criptovaluta insieme al Dogecoin e al Bitcoin (che ha avuto proprio quel giorno un incremento del valore passato dai 29.794 dollari dell’apertura fino ai 32.820 dollari).

L’andamento del prezzo del Bitcoin: la data chiave è il 20 agosto

Dal punto di vista delle sue quotazioni il Bitcoin si trova attualmente in una fase di accumulazione, iniziata a partire dal 23 maggio e confermata il 22 e il 26 giugno e il 21 luglio, proprio in coincidenza alla data della conferenza, con acquisti significativi che hanno incrementato i volumi sul supporto chiave posto a 30.000 dollari, che è stato più volte testato da momentanei superamenti a ribasso, senza che questo abbia causato un innesco a catena degli ordini di vendita.

A questo punto è possibile ipotizzare che i cicli di accumulazione possano proseguire con cadenza mensile, ripetendosi anche intorno alla metà di agosto, fino a quando le posizioni short non cominceranno a venire chiuse a beneficio di nuovi incrementi di prezzo, che potranno arrivare molto rapidamente tra i 38.000 e i 39.600 dollari.

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I nuovi media possono determinare importanti fluttuazioni nelle quotazioni

“The B Word” è un’ulteriore dimostrazione di come, grazie al mondo dei social network e delle community online e dei nuovi media, un singolo individuo particolarmente influente o un insieme di individui coordinati possano determinare importanti fluttuazioni nell’andamento delle quotazioni di alcuni strumenti finanziari come alcune criptovalute, caratterizzati da improvvisi picchi di volume e bassa liquidità. Musk ha confermato le sue preoccupazioni rispetto al consumo energetico delle criptovalute che utilizzano il protocollo proof of work, tramite il quale ogni computer della rete di miners che sostengono la blockchain, compete in termini di capacità e velocità di elaborazione dei blocchi al fine di eseguirli, ricevendo una ricompensa pagata con la criptovaluta.

Questa ricompensa viene ridotta nel tempo, così che la potenza di calcolo richiesta e i consumi energetici per ottenere lo stesso rendimento, deve aumentare se si vuole rimanere in profitto. Tuttavia per ora Musk non sembra avere alcuna intenzione di vendere le sue criptovalute e afferma di voler sostenerne il processo di crescita sentendosi affine al progetto di una finanza decentralizzata. Musk accetta di rischiare nella sfida i suoi capitali accettando di ripristinare le sue politiche di acquisto dei modelli Tesla attraverso il Bitcoin, quando il mining trarrà gli approvvigionamenti di energia necessaria da fonti rinnovabili per almeno il 50%.

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