L’elenco dei doveri dell’amministratore, dei condomini e del condominio è finalmente ufficiale: ora non si potrà più sbagliare, basta consultarlo attentamente
Quando si deve acquistare casa, la prima scelta è sempre e solo questa: condominio o casa singola? Sicuramente parte della decisione viene presa in base alla situazione economica, poiché la prima soluzione è notoriamente meno costosa della seconda. Tuttavia, chi ha la possibilità di scegliere davvero poiché può permettersi entrambi, deve valutare ogni fattore: tra questi, spicca il fatto che in condominio si deve convivere con i vicini e con l’assemblea condominiale, quindi con l’amministratore.
Quando le cose vanno bene e non si presentano particolari problemi, l’assemblea condominiale viene svolta in serenità e senza difficoltà: l’amministratore informa i condomini in merito alle tasse da pagare e a varie ed eventuali, quindi in poco tempo si sbriga l’ordine del giorno e si torna tutti a casa. Quando, però, insorgono dei problemi o delle discussioni, l’assemblea diventa il terreno di guerra sul quale ogni condomino cerca di spuntarla: è in questo caso che è utile conoscere nel dettaglio i doveri dell’amministratore, così da non sbagliare e creare ulteriore confusione.
Amministratore di condominio: tutti i suoi doveri, punto per punto
La Corte d’Appello di Roma con la sentenza 37 del 3 gennaio 2025 e la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza 1002 del 15 gennaio 2025 hanno trattato il tema dei doveri dell’amministratore, del condominio e dei singoli condomini, approfondendo soprattutto la questione della parziarietà dei debiti condominiali e specificando quindi le responsabilità di ognuno dei soggetti coinvolti. Per parziarietà si intende il principio per il quale ognuno deve pagare nei limiti della propria quota millesimale.
Le due sentenze hanno specificato che per quanto riguarda le decisioni prese dall’amministratore nel pieno interesse del condominio, e nell’esercizio del potere conferitogli dall’assemblea, queste si imputano ai singoli condomini in proporzione delle rispettive quote, quindi secondo la parziarietà. Nel caso di condomini morosi, dev’essere l’amministratore a comunicare ai creditori i loro nominativi: ritardare o omettere tale informazione può configurare una responsabilità extracontrattuale dell’amministratore, quindi può creargli problemi non da poco.
Nel caso in cui un condomino avesse sporto denuncia contro il condominio e avesse ottenuto una sentenza di condanna nei suoi confronti, se non si sentisse soddisfatto dell’esecuzione svolta sul condominio in toto può agire anche contro i singoli condomini, purché gli venga notificato il titolo esecutivo ed il precetto.