Congedo parentale: finalmente l’indennità è aumentata ma il dubbio sulle modalità di fruizione è diffuso. Lo si può spezzare? Tutta la verità
Sempre nell’ottica del contrasto alla scarsa natalità, il governo guidato da Girgia Meloni nella Legge di Bilancio 2025 ha approvato l’aumento dell’indennità del congedo parentale. La copertura, quindi, è passata dal 30% all’80% per 3 mesi: tale novità si applica alle mamme e ai papà lavoratori dipendenti che, a partire dal 31 dicembre 2023 o dal 31 dicembre 2024, concludono il proprio congedo di maternità o di paternità.
Il congedo parentale così aumentato dev’essere adoperato, quindi sfruttato, entro i 6 anni di età del bambino, oppure entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore nel caso in cui questo sia stato adottato o affidato. Ci sono dubbi, però, in merito all’obbligatorietà di goderne in modo continuativo e all’eventuale possibilità di spezzarlo: ecco tutte le risposte.
Indennità di congedo parentale: la modalità d’utilizzo
L’aumento di indennità del congedo parentale, chiarisce la circolare INPS 57 del 2024, può essere sfruttata in modalità spezzata. Questa, quindi, può essere utilizzata da uno solo dei due genitori o da entrambi anche frazionata, scegliendo ad esempio di dividerla in giorni o anche ore lavorative: in questo modo, si vuole venire incontro ancora di più alle famiglie e alla loro necessità di conciliare le attività professionali con quelle famigliari. Questo vale tanto per il primo mese quanto per il secondo: a partire dal 2025, però, è bene sapere che quest’ultimo, se fruito dopo il 31 dicembre 2024, verrà indennizzato non all’80% ma al 60%, pur mantenendo la possibilità del frazionamento.
Poter godere del congedo parentale a ore o a giorni consente ai genitori di conciliare le proprie necessità famigliari con quelle professionali, quindi permette loro di non dover rinunciare completamente al lavoro. In questo modo, ne godranno sia i genitori stessi che i figli, poiché si ridurrà lo stress all’interno delle mura domestiche e, dall’altro lato, si favorirà la soddisfazione di ogni esigenza personale, da quelle del bambino a quelle dell’adulto.
Inoltre, la possibilità per i genitori di alternarsi nella fruizione del congedo ha un doppio obiettivo: da un lato, consente alle mamme di riprendere le proprie attività professionali; dall’altro, permette anche ai papà di partecipare attivamente alla vita famigliare, favorendo il suo legame con il bambino. I punti di forza di questa misura, quindi, sono molteplici: un notevole passo avanti nelle politiche sociali del nostro paese!