L’INPS ha svelato alcuni dettagli che si rivelano inquietanti ai fini della pensione e potete rendervene conto voi stessi, è molto facile.
L’INPS, è proprio il caso di dirlo, ha fatto due conti e i risultati sono tutt’altro che incoraggianti ai fini della pensione: Un calcolo che potete fare anche da soli, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Cattive notizie in arrivo dall’INPS che ha calcolato con il simulatore PensAMi le aspettative di vita dei lavoratori che ora sono giovani e quindi ancora lontani dall’età pensionabile. Se da una parte la notizia può essere positiva perché sembra che vivremo sempre più a lungo, dall’altra non c’è certezza che chi è giovane oggi possa arrivare all’età pensionabile come succede a chi quell’età sta già per raggiungerla. Anche se non è ancora ufficiale la nuova Legge di Bilancio, pare che sull’argomento pensioni non ci saranno colpi di scena e dunque l’età soglia resterà 67 anni a meno di pensione anticipata ma solo per alcune categorie di lavoratori.
Sarà così anche per chi oggi ha 30 anni e per esempio è entrato nel mondo del lavoro a 25 anni? Il simulatore dell’INPS che potete usare anche voi quando volete, delinea uno scenario che spaventa i più giovani che dalla loro, però, hanno la possibilità di costruirsi nel tempo un’alternativa alla pensione, come un’assicurazione sulla vita per fare solo un esempio.
L’ultimo aggiornamento del simulatore pensionistico INPS PensAMi ha ufficializzato tramite messaggio sul sito le ultime novità in materia di pensioni e di aspettativa di vita, i dati hanno tenuto conto dei rilevamenti Istat. Dalle stime aggiornate emerge il prolungamento della vita lavorativa a ridosso dei 70 anni per le nuove generazioni. Torniamo all’esempio del lavoratore di 30 anni entrato nel mondo del lavoro a 25, ebbene costui andrà in pensione di vecchiaia a 69 anni e dieci mesi, quasi tre anni più tardi rispetto all’attuale requisito dei 67 anni. Un 25enne, invece, si ritirerà dopo i 70 anni.
Il simulatore INPS lo potete utilizzare anche voi, non richiede autenticazione perché non è basato sui dati del contribuente ma effettua simulazioni in base agli elementi richiesti: età anagrafica, anni di contribuzione, gestione di appartenenza, utilizzo di eventuali istituti come il riscatto laurea o del servizio militare e altro. Oggi potete consultare gli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita sulla base dello scenario demografico ISTAT mediano, con le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario elaborato dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Oggi, per andare in pensione di vecchiaia, a meno che la nuova Legge di Bilancio stravolga tutto, il requisito è di 67 anni, con 20 anni di contributi, mentre per la pensione anticipata ci vogliono 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Un giovane di 25 anni appena entrato nel mondo del lavoro dovrà invece aspettare di avere 70 anni e due mesi per andare in pensione di vecchiaia. Un 30enne potrà invece ritirarsi a 69 anni e dieci mesi e sempre con 20 anni di contributi. Ma attenzione: i giovani lavoratori di oggi dovranno anche aver maturato un assegno pari almeno all’importo dell’assegno sociale che era fissato a 1,5 volte. Se l’assegno maturato con 20 anni di contributi è più basso del requisito minimo previsto, bisogna aspettare ulteriormente per ritirarsi: un 30enne potrà andare in pensione a 74 anni e cinque anni di contributi.
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