Commettere degli errori nella fase di compilazione della DSU potrebbe compromettere il rilascio del ISEE 2022, alcuni errori sono molto comuni: scopriamo insieme quali sono e come fare a non commetterli.
In questo periodo i cittadini che usufruiscono dei numerosi bonus e sussidi, dovranno compilare la DSU per il rilascio del nuovo ISEE 2022. Tuttavia, si commettono alcuni errori molto comuni che potrebbero creare dei problemi per il rilascio da parte dell’Inps di tale documento.
Quando si compila la DSU bisogna prestare attenzione per evitare di commettere errori. Infatti, uno degli errori commessi con più frequenza è quello legato all’indicazione dei componenti del nucleo familiare: scopriamo di cosa si tratta.
Isee ordinario o corrente, quale richiedere? La scelta in base alla domanda da presentare
DSU per ISEE 2022, gli errori comuni da evitare: ecco di cosa si tratta
La DSU ovvero Dichiarazione Sostitutiva Unica è un documento che serve a valutare la situazione economica delle famiglie. Per ottenere l’attestazione Isee 2022 sarà necessario compilare la DSU. Infatti, tali documenti sono importantissimi per i cittadini che richiedono le prestazioni sociali agevolate, le quali vengono erogate in base alla situazione economica dei nuclei familiari.
Un errore comune commesso dai cittadini nella compilazione della DSU è quello che riguarda la composizione del nucleo familiare: infatti, commettere un errore in tal senso potrebbe pregiudicare il rilascio dell’ISEE. Inoltre, pur trattandosi di un errore non fatto in mala fede, esso si configura come un reato addirittura quello di falsa attestazione.
Secondo la comune definizione fornita dalla Legge ai fini della compilazione dell’Isee si definisce il nucleo familiare come: “l’insieme delle persone che convivono e che sono legate da vincoli di parentela, affinità, tutela, affettivi o di matrimonio alla data di presentazione della DSU”.
Tuttavia, vi sono alcuni particolari da precisare: scopriamo insieme quali sono.
Chi sono i componenti del nucleo familiare
Per quanto riguarda la composizione del nucleo familiare ai fini della compilazione della DSU, va tenuto in considerazione il nucleo esistente al momento della compilazione e non quello relativo ai due anni precedenti la data di richiesta così come avviene per redditi e patrimonio.
Nella composizione del nucleo familiare fondamentali si rivelano due aspetti: l’esistenza del legame di parentela come disciplinato dal D.P.C.M. 159/2013, all’articolo 1, comma 3 e inoltre, la convivenza sotto lo stesso tetto. Queste sono le indicazioni fornite in generale anche se vi sono delle numerose eccezioni alla regola: ad esempio, per quanto riguarda i figli maggiorenni non conviventi.
Poniamo, infatti, il caso di uno studente fuorisede a carico dei genitori il quale si trasferisce per studio in una regione diversa. Secondo quanto stabilito dalla Legge, egli andrà comunque indicato in DSU. Tutto ciò, ovviamente solo nel caso in cui sussistano condizioni particolari: essi devono avere un età inferiore ai 26 anni, essere a carico Irpef dei genitori, non avere figli e non avere coniuge. Qualora non vi fosse anche una sola di queste condizioni, i figli costituiranno un nucleo familiare a se stante.
Anche il coniuge, con residenza diversa da quella del nucleo familiare, andrà indicato in DSU. Infatti, non costituiranno mai due nuclei familiari distinti. Le stesse regole verranno applicate anche per coloro che sono legati da unione civile.
Cosa accade quando i genitori non sono sposati e non sono conviventi
Stando alle regole, all’atto di richiesta di un Isee per prestazioni riservate ai figli minorenni andrà indicato anche il genitore che non convive e che non ha figli a carico.
ISEE 2022, occhio ai documenti da presentare al CAF: saranno fondamentali
Secondo la Legge, infatti, tale individuo dovrà comunque essere considerato come componente aggregato al nucleo familiare e si dovrà tenere conto dei suoi redditi e patrimoni. Tale condizione, ha però delle eccezioni:
- Ha figli con un’altra persona;
- è sposato con un’altra persona;
- è obbligato a versare assegno di mantenimento ai figli;
- ha perso la potestà sui figli.