Investire in strumenti a basso rischio è una scelta prudente per chi vuole proteggere il proprio capitale. Ma è meglio un conto deposito vincolato o un BOT? Scopriamo insieme vantaggi e costi.
Avere un po’ di risparmi da investire è una fortuna, ma scegliere come farli fruttare senza rischiare troppo può rivelarsi un rompicapo. Da una parte ci sono i conti deposito vincolati, con rendimenti stabili e prevedibili. Dall’altra i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), che vantano tassazioni agevolate e una garanzia statale. Quale conviene davvero? Dipende dalle tue priorità, ma soprattutto dalle condizioni del mercato in un dato momento.
Ti sei mai chiesto quale delle due opzioni potrebbe darti più soddisfazione, considerando i costi nascosti, la flessibilità e le tasse? Analizziamo insieme i due strumenti con un linguaggio semplice e diretto. Niente gergo tecnico, solo informazioni pratiche e utili per aiutarti a decidere.
Il conto deposito vincolato è una delle opzioni preferite da chi cerca una soluzione sicura e senza complicazioni. Ma come funziona esattamente? In pratica, blocchi una somma per un periodo definito, e la banca ti riconosce degli interessi. Nel caso di un vincolo a 12 mesi, i rendimenti lordi attuali si aggirano attorno al 3%.
Facciamo un esempio pratico: se investi 10.000 euro, otterrai un rendimento lordo di 300 euro. Tuttavia, devi considerare due voci di costo:
Tassazione sugli interessi: il 26% riduce il tuo guadagno netto a 222 euro.
Imposta di bollo: lo 0,20% del capitale investito ti costa ulteriori 20 euro, portando il rendimento netto finale a 202 euro.
Uno degli aspetti più interessanti dei conti deposito è la loro semplicità. Non hai bisogno di un dossier titoli, e i costi di gestione sono generalmente inesistenti. Tuttavia, la liquidità è limitata: se hai bisogno dei soldi prima della scadenza, potresti non poterli ritirare o dover pagare delle penali.
I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono titoli di Stato a breve termine che offrono rendimenti stabili e una tassazione più vantaggiosa rispetto ad altri strumenti. L’ultima asta per BOT a 12 mesi ha registrato un rendimento lordo del 2,411%, che corrisponde a un netto dell’1,946% grazie alla tassazione agevolata del 12,5%.
Anche qui facciamo un esempio: investendo 10.000 euro, ottieni un rendimento lordo di 241,10 euro. Dopo le tasse, restano 210,96 euro, ma bisogna considerare un costo implicito: i BOT vengono acquistati a un prezzo inferiore al valore nominale (ad esempio, 97,62 per ogni 100 euro). Questo meccanismo ti permette di recuperare il capitale intero a scadenza, ma è un elemento da tenere presente nei calcoli.
Infine, non dimenticare i costi accessori:
Imposta di bollo sul deposito titoli: lo 0,20% del capitale investito.
Commissioni di gestione per il dossier titoli: variabili tra 20 e 50 euro all’anno.
Commissioni di acquisto sul mercato secondario: dipendono dalla banca o dall’intermediario.
In totale, il rendimento netto finale per 10.000 euro è di circa 194,60 euro.
Su questo rendimento pesa comunque, l’eventuale costo di tenuta dossier titoli e/o le commissioni di acquisto dei titoli previsti da alcune banche. Se il tuo obiettivo è massimizzare il rendimento netto e non hai bisogno di accedere ai soldi prima della scadenza, il conto deposito potrebbe essere la scelta migliore. Offre guadagni leggermente superiori e costi contenuti. D’altra parte, i BOT sono perfetti se cerchi maggiore flessibilità e una gestione agevolata dal punto di vista fiscale.
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