Ti sei mai fidato del consiglio sbagliato? Hai mai accettato qualcosa controvoglia solo perché te lo diceva qualcuno che “ne sa più di te”? Quando si parla di soldi, il rischio pesa più delle parole.
La storia di Silvio, fatta di ansia, scelte sbagliate e un cambio di rotta, mostra quanto sia importante non solo cosa fai con i tuoi soldi, ma come ti senti mentre lo fai. Perché un investimento, se non ti fa dormire la notte, è davvero giusto per te?

Silvio è uno che non lascia niente al caso. Lavora duro, si fa in due: barman di giorno, rappresentante nel tempo libero. Ogni euro se lo guadagna con sudore e pazienza. È anche uno che ha bisogno di certezze: la banca, per esempio, dev’essere sotto casa, altrimenti il conto non lo apre nemmeno. Per lui, investire in Borsa sembrava roba da altri. Ma a inizio anno il suo consulente gli ha proposto un investimento azionario, spiegando che era un buon momento, e che fra alti e bassi, nel lungo termine i guadagni sono molto interessanti. Silvio ha accettato, anche se con mille dubbi.
Non era tranquillo. Guardava il saldo tutti i giorni. L’ansia aumentava. Poi, la mazzata: i mercati crollano, e Silvio si ritrova con un -20%. Il consulente gli dice: “Tranquillo, è un’occasione per investire di più”. Ma Silvio non ci sta. Vende tutto. Ha capito che non è il suo mondo. Il profilo di rischio non è solo una casella da barrare, è una sensazione che senti nella pancia. E la sua gli diceva che no, la Borsa non fa per lui.
Meglio un guadagno minore, ma la testa sul cuscino
Dopo quella batosta, Silvio e il suo consulente si sono seduti con calma e hanno trovato un’alternativa. Hanno scelto un titolo di Stato: il BTP Tf 3,50% Mz30 Eur. Non fa scintille, ma è stabile. Il rendimento netto a scadenza è del 2,32%, il che significa meno guadagno, ma molta più serenità. Per Silvio, è l’equilibrio perfetto: sa quanto incasserà, non ha sorprese, e può concentrarsi sul lavoro, non sul mercato.

La verità è che i consulenti finanziari possono spiegarti tutto, ma non possono entrare nella tua testa. Se dici che vuoi guadagnare, loro ti mostrano come. Ma se non sei pronto a reggere le perdite, il problema non è il consulente. È che non ti sei ascoltato abbastanza.
Il caso di Silvio è un promemoria importante: ognuno deve investire in linea con sé stesso, non con la moda del momento. Per alcuni, la Borsa è stimolante e nel lungo periodo porta a guadagni superiori all’obbligazionario. Per altri, è un incubo. Non c’è una strada giusta per tutti. La vera forza è capirlo in tempo.
Vendere in perdita durante un ribasso, a livello statistico non sarebbe la scelta giusta. Il problema è un altro: Silvio ha investito non in linea con il suo profilo. Poi però ha capito. La scelta da copiare quindi è quella di investire solo in linea con il proprio profilo e di non farsi condizionare da potenziali guadagni. Forse, però, fra 10/15 anni, dopo aver visto i mercati azionari, Silvio potrebbe pentirsi della sua scelta…
Tu, quanto ti conosci davvero quando investi? E ricordati, per le tue scelte, il consulente non deve essere il capro espiatorio. La colpa è solo e soltanto tua!