La situazione attuale nel mondo del lavoro risulta ancora molto delicata. Ciò che sembra ritornare di frequente è l’incubo disoccupazione.
La crisi del lavoro nel nostro paese è più seria che mai. Ad oggi risultano sempre di più essere le donne che non percepiscono al momento uno stipendio, che si tratti di lavoro perso oppure di una posizione lavorativa che di fatto non ha mai spiccato il volo. Chiaramente nel primo caso la riflessione porta a considerare il fatto che sempre più piccole imprese chiudono. Piccole imprese che rappresentano il cuore pulsane dell’economia italiana, che vede uno dei suoi tratti predominanti proprio la presenza di esse.
Chiaramente lo Stato di preoccupa di questa e di tante altro situazioni in cui esiste il rischio concreto di non poter provvedere alla propria famiglia, soprattutto quando persiste ancora la presenza di figli a carico, cosi come nella tradizione tutta italiana. In ogni caso, le donne che hanno perso il lavoro oppure che non hanno mai lavorato possono chiedere all’Inps l’erogazione di uno speciale assegno che dia loro la possibilità di “respirare” in un periodo tanto difficile. Il valore dell’assegno in questione varia dai 500 ai 1050 euro mensili.
Altra situazione limite è rappresentata come detto dalla presenza di figli a carico in situazioni di già profondo disagio per la mancanza del lavoro. In questo caso l’Inps può mettere a disposizione formule che prevedono l’intervento sia per la mancanza di lavoro che per la presenza dei figli a carico con somme totali erogabili pari a 1600 euro mensili. Nel primo caso riportato, quello che comprende anche donne senza figli è necessario fare richiesta presentando il proprio Isee corrente. L’importo base quindi aumenterà in base alla presenza di figli a carico.
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L’Isee corrente rispetto a quello classico offre la possibilità di avere un quadro più recente della propria posizione reddituale, con la possibilità di godere nell’immediato di tutti i vantaggi ed i privilegi del caso. Le donne, almeno stando alle stime più recenti, nel meridione d’Italia, dove abbondano in maniera quasi spregiudicata le richieste di reddito di cittadinanza, rappresentano la maggioranza assoluta per quel che riguarda i richiedenti dell’assegno di assistenza. Il dato, insomma, conferma le forti difficoltà del momento.
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