Donazioni al coniuge, il Fisco è solito eseguire tutta una serie di controlli in merito. Come fare per tutelarsi, secondo gli esperti
Quando si tratta di inviare denaro tra parenti, che siano figli o coniugi, si tocca un tasto sempre complesso. Questo perché, anche se ad esempio si vogliono donare delle cifre, cosa del tutto lecita, è importante farlo in modo corretto, per non incorrere in accertamenti fiscali.
Può succedere che un marito voglia donare parte dei suoi soldi alla propria moglie tramite bonifico, e quando non si tratta di piccoli importi, allora è bene fare in modo che la procedura sia ben corretta, in modo da non avere problemi a livello fiscale.
Di solito, prima di procedere in queste operazioni, è sempre importanti informarsi, magari contattando un esperto in materia, che può essere un legale, ad esempio.
Cerchiamo di addentrarci meglio in un contesto di questo genere, per comprendere che cosa fare.
Donazione al coniuge tramite bonifico, la procedura da seguire è questa
Quando si decide di donare del denaro alla propria moglie o anche al proprio marito tramite bonifico da un conto all’altro, si devono tenere in considerazione una serie di fattori.
La donazione in questione è una donazione indiretta, e dal punto di vista fiscale, dato che avviene tra moglie e marito, e non supera il milione di euro, non è possibile tassarla. Quello che forse non tutti sanno, infatti, è che esiste una franchigia che non deve oltrepassare 1 milione di euro, e che si riferisce proprio alla tassa sulle donazioni.
Se, dunque, l’importo che il coniuge vuole donare resta sotto questa cifra, non sarà tassabile. Detto ciò, per evitare accertamenti fiscali, il coniuge che invia il denaro tramite bonifico, deve ricordarsi di scrivere in modo chiaro nella causale del bonifico, che si tratta di donazione.
Deve inoltre scrivere anche le generalità di chi dona e di chi riceve la donazione. Essendo una donazione indiretta, non c’è bisogno di un atto notarile. In sostanza, se si riporta tutto in modo chiaro nella causale del bonifico, e quindi scrivendo che è una donazione, ci si potrà tutelare da eventuali incongruenze che possano causare accertamenti da parte del Fisco.
Essendo anche non tassabile, infine, non sarà neanche soggetta all’imposta sulle donazioni. Dunque, riportando chiaramente tutti i dati, non si creeranno problemi di sorta e la donazione perverrà al coniuge in modo del tutto sereno, senza intoppi.