Donare un immobile ad un minore non è una procedura semplice, bisogna seguire un iter ben preciso. Analizziamo nel dettaglio come fare.
Per intestare un immobile a un minore, è necessario l’autorizzazione del giudice tutelare. Ad esempio, il genitore che intende donare al figlio minore un immobile dovrà presentare un’istanza, a firma di entrambi i genitori, al Tribunale dove risiede il minore.
Il giudice dovrà autorizzare la donazione e se ritiene che ci possa essere un conflitto di interesse, nomina un curatore speciale. Quest’ultimo dovrà firmare il rogito dal notaio.
In linea generale non si può intestare una casa a un figlio minorenne senza l’autorizzazione del giudice. Il giudice ha un ruolo fondamentale ed è quello di controllare l’operato dei genitori. L’atto dal notaio non può essere stipulato senza l’autorizzazione del giudice tutelare.
L’istanza al giudice la presenta il notaio che ha il compito di stipulare il rogito a favore del minore, su richiesta dei genitori. Tale istanza può essere redatta direttamente dai genitori e presentata nel Tribunale di residenza del minore. L’istanza deve contenere le seguenti informazioni: dati anagrafici, caratteristiche dettagliate dell’immobile oggetto della donazione e le ragioni per cui si intende donare l’immobile. Dopo che il giudice ha accettato l’istanza, si procede a stipulare il contratto di donazione presso il notaio.
Esistono due forme di donazione: la donazione diretta e la donazione indiretta. La donazione diretta subentra quando il genitore acquista un immobile per se stesso e poi in un momento successivo lo dona al figlio. Nel caso il trasferimento avviene prima di cinque anni dall’acquisto, il genitore dovrà versare all’Agenzia delle Entrate le agevolazioni fiscali ottenute per il bonus prima casa.
La donazione indiretta subentra quando il genitore acquista l’immobile e lo intesta direttamente al figlio. In questo caso il notaio dovrà effettuare una singola operazione e non dovrà pagare le imposte legate alla donazione.
Anche i figli minori possono beneficiare delle agevolazioni fiscali legate alla “prima casa”. Le spese da sostenere nel caso di donazione diretta con bonus prima casa, sono: circa 200 euro di imposte catastali e ipotecarie, 230 euro per imposta di bollo e circa 90 euro per voltura catastale e tassa ipotecaria. I costi per imposte ipotecarie aumentano del 2% senza bonus casa e quelle catastali aumentano dell’1%. A queste spese bisogna aggiungere l’imposta di donazione solo nel caso l’immobile supera il valore di 1 milione di euro e la parcella del notaio.
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