Trump Media ha inviato un avvertimento all’amministratore delegato del Nasdaq Stock Market in merito a “potenziali manipolazioni del mercato”, tra le quali figurerebbero la vendita allo scoperto “nuda” (naked short selling) delle azioni della compagnia.
L’avvertimento è stato emesso due giorni dopo che Trump Media, la società dietro l’app Truth Social, ha fornito agli azionisti linee guida complete su come evitare di prestare le proprie azioni a venditori allo scoperto, che successivamente eseguono operazioni in previsione di un crollo del prezzo delle azioni.
In un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission (Sec) degli Stati Uniti, Trump Media ha rivelato il suo avvertimento ad Adena Friedman, l’amministratore delegato del Nasdaq.
Anche se il prezzo delle azioni di Trump Media, scambiate con la sigla DJT, è aumentato di recente, è ancora molto inferiore rispetto a quando ha iniziato a essere scambiato il 26 marzo, a più di 70 dollari per azione. Nel pomeriggio di venerdì, il titolo è stato venduto a circa 36 dollari per azione.
Donald Trump, l’ex presidente, controlla oltre il 60% di Trump Media. Il valore cartaceo della sua partecipazione è diminuito di miliardi di dollari da quando le azioni sono state messe in vendita a marzo. Devin Nunes, l’amministratore delegato di Trump Media, nella sua lettera a Friedman non ha nominato specificamente nessuno come autore di naked short selling, ovvero la pratica di vendere azioni senza averle prima prese in prestito per questo motivo.
Nunes ha sottolineato che da questo mercoledì “DJT è visibile nella ‘lista di soglia Reg SHO’ del Nasdaq, indicando che l’attività di trading potrebbe essere illecita”. Questo è particolarmente preoccupante perché le vendite allo scoperto “nude” spesso portano gli operatori del mercato a fare soldi a spese degli investitori comuni”, ha dichiarato Nunes.
D’altra parte, secondo il sito web della SEC, la mancata consegna di azioni da parte di una società nell’ambito di un accordo di vendita allo scoperto non sempre indica una condotta di trading inappropriata, come la vendita allo scoperto nuda.Questa mancanza può far finire la società nell’elenco delle soglie del Reg SHO.
In una sezione riguardante la Regulation SHO, la SEC afferma: “I broker-dealer non consegnano o non possono consegnare i titoli alla data di regolamento per una serie di ragionevoli motivi”.
Tuttavia, Nunes ha citato prove circostanziali nella sua lettera, citando il fatto che il titolo Trump Media era il titolo più costoso da vendere allo scoperto negli Stati Uniti all’inizio di aprile. Secondo Nunes, questo fornirebbe ai broker un “significativo incentivo finanziario a prestare azioni inesistenti”.
La lettera contiene un link a un articolo della CNBC che descrive le esorbitanti commissioni che i broker addebitavano ai venditori allo scoperto in cambio di prestiti di azioni Trump Media da vendere.
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