In caso di furto o smarrimento dei documenti dell’auto cosa bisogna fare? Scopriamo insieme cosa si deve fare e facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione.
Potrebbe accadere di ritrovarsi fermi ad un posto di blocco e non avere con se i documenti dell’auto, come ad esempio: la carta di circolazione. In questo caso, oltre a baccarci una multa o qualche altra sanzione accessoria, bisognerà mettersi alla ricerca dei documenti: infatti, potrebbe capitare di averli smarriti o peggio di aver subito un furto.
Nonostante ciò, qualora non si avessero più i documenti della propria auto sarà necessario richiederli nuovamente e, in questo caso, c’è una procedura da seguire: tuttavia, ultimamente sono stati apportati anche importanti cambiamenti in merito. Scopriamo insieme di cosa si tratta e facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione.
Documenti dell’auto smarriti? Questo è quello che devi fare: ecco di cosa si tratta
Potrebbe capitare di smarrire o di subire un furto e non avere più i documenti della propria auto: in questo caso, la prima cosa da fare è quella di effettuare una denuncia di smarrimento presso Commissariato di Polizia o una Stazione dei Carabinieri. Ad effettuare la denuncia potrà essere sia l’intestatario sia una persona diversa. Inoltre, sarà necessaria la denuncia anche qualora i documenti in questione fossero deteriorati e quindi poco leggibili.
Una volta effettuata la denuncia di smarrimento bisognerà presentarla alla Motorizzazione Civile per ottenere un duplicato dei documenti in questione. Nonostante ciò, la Motorizzazione non rilascerà alcun tipo di duplicato sia per quello che riguarda carta di circolazione che per l’attestato di proprietà: infatti, a partire dal 2021 il Legislatore ha introdotto alcune importanti novità. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono le novità introdotte.
Il nuovo documento unico: ecco di cosa si tratta
Come abbiamo visto, il Legislatore ha introdotto alcune importanti novità: infatti, a partire dal 2021 molti cittadini hanno visto sostituirsi i vecchi documenti come la carta di circolazione e l’attestato di proprietà, con una nuova tipologia di documentazione per l’auto. Quindi, le nuove auto acquistate a partire dal 2021 non hanno più la classica carta di circolazione ma un documento che ha sostituito sia il libretto dell’auto che il certificato di proprietà. Tutto ciò, persegue l’obiettivo del Legislatore di un progressivo snellimento dei documenti in questione.
Tuttavia, come abbiamo visto a partire dal 2021 al posto dei classici documenti, viene rilasciato un documento unico (DU) di circolazione e di proprietà del veicolo, sostituendo così in maniera definitiva sia il documento di circolazione che il certificato di proprietà. La Legge prevede che in caso di furto, smarrimento o deterioramento della carta di circolazione o del certificato di proprietà non vedrà più il rinnovo di questi documenti ma l’emissione del Documento Unico. Ma cosa bisogna fare per richiedere i nuovi documenti? Scopriamolo insieme!
Come richiedere il nuovo documento a seguito di furto, smarrimento o deterioramento: ecco nel dettaglio
Per richiedere i nuovi documenti per la propria auto, sarà necessario recarsi presso l’ufficio della Motorizzazione Civile portando con se alcuni documenti:
- La denuncia di furto o smarrimento;
- I documenti deteriorati;
- Un’istanza unificata;
- Documento dell’intestatario.
L’istanza unificata potrà essere compilata direttamente ed in maniera telematica dall’intestatario presso l’Ufficio della Motorizzazione Civile. Invece, qualora a presentare la richiesta per il rilascio dei nuovi documenti sia una persona diversa dall’intestatario, l’istanza unificata andrà stampata e compilata dall’intestatario a mano e anche dal terzo incaricato allegando, inoltre, una copia del documento di riconoscimento di entrambi.
Tuttavia, la richiesta per il nuovo documento unico non è esente da costi: infatti, per ottenerlo andranno versati 10,20 euro per i diritti DT. Inoltre, nel caso la richiesta riguardasse documenti deteriorati o distrutti, bisognerà pagare anche una marca da bollo da 32 euro;