Se il tuo matrimonio è ormai finito e sei in fase di divorzio dovresti fare molta attenzione al tuo mutuo: se è cointestato, infatti, ci sono delle conseguenze da considerare. Ecco quali sono e di cosa si tratta.
Nel corso della vita di una coppia può capitare che si consideri ormai finito l’amore e il matrimonio posto in essere e si convenga per il divorzio. Quando si decide di divorziare, specie nel regime di comunione dei beni, ci sarà modo di dividere tutte le proprietà e gli averi in comune in modo tale che ognuno ne riceva uno o una parte di ognuno.
Molto più intricata, invece, è la questione che riguarda il mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione familiare: cosa accade, infatti, nel caso in cui il mutuo sia cointestato? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito e le variabili da considerare: non è così semplice come sembra!
Mutuo cointestato: ecco cosa accade ai coniugi in fase di divorzio
Quando una coppia intraprende un percorso di divorzio ci sono alcune fasi da attraversare, specie per quanto riguarda la divisione degli averi se ci si trova in regime di comunione dei beni. In questo caso, infatti, un problema sorge qualora si sia acceso un mutuo cointestato che non sia stato ancora saldato: questo è il caso in cui, ad esempio, si sia intrapreso questo processo con un Istituto di Credito per l’acquisto dell’abitazione familiare.
In questa fattispecie, si possono prospettare due scelte ai due coniugi che hanno deciso di dividersi: la vendita dell’abitazione familiare oppure la divisione di essa. Un caso che può verificarsi spesso è che entrambe le parti decidano di non abitare più nella casa acquistata con un mutuo cointestato e che, dunque, convengano con il metterla in vendita.
Se si dovesse vendere l’immobile una parte del ricavato sarà destinata all’estinzione totale del muto, l’altra, invece, sarà ripartita in modo eguale ad entrambe le parti. In questo modo il debito sarebbe estinto ed entrambi avranno ricavato la stessa cifra dall’atto di vendita della casa in questione.
Diverso, invece, è il caso in cui si decida per la conservazione dell’abitazione: ecco cosa succede in questo caso.
Cosa accade se non si vuole vendere l’immobile
Un altro caso, molto più frequente, è quello in cui i coniugi in fase di divorzio decidano di non vendere l’immobile acquistato con un mutuo cointestato. Generalmente, in questa fattispecie, il mutuo sarà pagato in egual parte da entrambi i cointestatari che risponderanno del debito secondo quanto previsto in fase di stipula.
Qualora, però, il divorzio non fosse consensuale e non viene raggiunto un accordo dalle parti, il giudice dovrà valutare il caso nello specifico e decidere le modalità di rimborso. In tale evenienza verrà anche considerata la presenza o meno di figli minorenni e quale dei due genitori ne abbia ricevuto l’affido.
Infine, uno degli scenari più comuni è che il coniuge con il reddito più alto paghi per intero l’importo della rata del mutuo. Essa, tuttavia, verrà detratta dall’importo dovuto all’ex coniuge per l’assegno di mantenimento.