Per fronteggiare le difficoltà economiche, tra le famiglie italiane è in voga una nuova tendenza: dividere le spese con i vicini di casa.
Negli ultimi tempi c’è una nuova tendenza di risparmio che consiste nella condivisione dei costi che possono essere ripartiti tra più nuclei familiari. Si tratta di un metodo molto utile che permette di risparmiare centinaia di euro all’anno.
Il carovita che ha colpito milioni di famiglie italiane ha portato un gran numero di persone ad ideare un meccanismo di condivisione delle spese, con la conseguente ripartizione delle stesse.
Per poter attuare questa strategia di risparmio, che comporta di dividere le spese con i vicini di casa, è necessario abitare in un condominio e avere ottimi rapporti di vicinato.
Condividere alcuni servizi al fine di ottenere un risparmio economico rappresenta un tornaconto interessante per chiunque.
Vediamo in che modo è possibile attuare questo metodo e quali sono i campi di applicazione.
Dividere le spese con i vicini di casa: quali sono i costi divisibili
Dividere le spese con i vicini di casa può essere un ottimo metodo per risparmiare qualche centinaio di euro all’anno senza rinunciare ai servizi fondamentali.
Una delle spese che può essere condivisa con gli altri condomini è quello relativo al costo della connessione internet.
Di fatto, da quando c’è stata la diffusione del WiFi e il potenziamento della linea internet, sempre più persone si accordano per stipulare un unico contratto di telefonia fissa.
Un’altra soluzione molto in voga nell’ultimo periodo riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici che permettano di risparmiare sul consumo di energia elettrica.
La nascita di questa tendenza a due matrici:
- L’ecobonus del 110%, che permette di recuperare l’intero costo di un impianto fotovoltaico
- Il caro energia, che ha visto raddoppiare i costi delle bollette per l’approvvigionamento di energia elettrica
La condivisione è sostenibie e fa bene al risparmio
Infine, un altro sistema che, in realtà non rappresenta una novità bensì un ritorno di tendenza, riguarda la condivisione di beni, servizi o conoscenze.
Di fatto, questa era un’abitudine delle nostre nonne: avevano l’usanza di condividere le cose che non utilizzavano più evitando di acquistare e contribuendo a creare una comunità più sostenibile.
Il benessere e il consumismo hanno messo nel dimenticatoio queste sane abitudini. Tuttavia, i tempi duri e di crisi che stiamo attraversando, stanno spingendo un gran numero di persone ad un vero e proprio ritorno alle origini.