Diventare amministratore di sostegno di un parente in difficoltà è possibile anche se bisogna seguire un iter ben preciso: ecco quale è il percorso.
Il ruolo dell’amministratore di sostegno è molto importante. Esso è definito dal Ministero della Difesa come una figura istituita per coloro che, per effetto di malformazione, infermità o menomazione fisica o psichica. Inoltre, tale figura è designata anche per coloro che, in via momentanea o permanente, sono considerati incapaci di provvedere ai propri interessi.
In molti, spinti da questa necessità, si chiedono come si faccia a diventare amministratore di sostegno di un parente e quale sia l’iter procedurale previsto. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quale percorso bisogna seguire per arrivare, poi, alla nomina.
Il ruolo dell’amministratore di sostegno è centrale e di fondamentale importanza : l’iter che inizia dalla richiesta e finisce con la nomina è abbastanza intricato e difficile da superare. Non per questo, però, bisogna abbattersi! Sono in molti, infatti, coloro che a seguito dello stato di difficoltà di un parente, si chiedono come fare per diventarne amministratore di sostegno.
L’incarico dell’amministratore di sostegno è a titolo gratuito e può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Egli, come previsto dalla Legge, può acquistare beni necessari per l’economia domestica e per l’amministrazione del patrimonio oppure promuovere giudizi, salvo che si tratti di azioni possessorie o di sfratto.
Non potrà, inoltre, stipulare contratti di locazione che siano superiori ai 9 anni, accettare donazioni, accettare o rinunciare ad eredità e, infine, vendere beni mobili o immobili.
Potrà diventare amministratore di sostegno di un individuo:
Il primo passo per diventare amministratore di sostegno di un parente è effettuarne la richiesta. Essa dovrà essere presentata presso un giudice tutelare: dovranno essere indicate le generalità del beneficiario, la sua dimora abituale e le ragioni per cui si richiede la nomina dell’amministratore di sostegno.
Una volta effettuata la richiesta bisognerà attendere la nomina dell’amministratore di sostegno. Essa dovrà essere proposta dal pubblico ministero, dal tutore o dal curatore, dagli affini entro il secondo grado e dai parenti entro il quarto grado.
Una volta espresso, il provvedimento di nomina con l’attribuzione dei poteri deve contenere le indicazioni circa la periodicità con cui esso deve riferire al giudice informazioni in merito all’attività svolta.
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