A disposizione dei disoccupati ci sono due bonus, erogazioni da 12 oppure da 36 mesi; si può scegliere a seconda della propria situazione.
Sono diverse le misure messe in campo dalle istituzioni per fornire un supporto concreto a chi non ha un lavoro, ai disoccupati. Due bonus, in particolare, sono tra i più richiesti (nonostante in pochi siano a conoscenza della doppia formula). Sono previsti infatti contributi differenti, con erogazioni che si estendono per dodici mesi oppure per trentasei; si potrà scegliere, a seconda delle proprie esigenze e della propria situazione, uno dei due. Ovviamente si dovranno rispettare parametri precisi e rientrare nei requisiti fissati.
Ad esempio, l’età anagrafica, visto che in questo caso parliamo di agevolazioni e incentivi per i disoccupati Over 50, con la legge che prevede bonus per questa categoria dal 1° gennaio 2013. Invece, per quanto riguarda il contributo valido per trentasei mesi, non viene presa in considerazione l’età anagrafica e i requisiti sono molto meno stringenti. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come funzionano entrambe le misure, esplorando poi le alternative a disposizione di un cittadino.
Dal 1° gennaio 2013, i datori di lavoro che assumono lavoratori ultracinquantenni disoccupati da oltre 12 mesi con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato (anche in somministrazione) possono beneficiare di una riduzione del cinquanta per cento dei contributi a loro carico per dodici mesi. In alternativa (dal 2022 al 2025) i datori di lavoro privati che assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, soggetti provenienti da imprese coinvolte in tavoli di crisi aziendale, accederanno a uno sgravio contributivo del 100 per cento per 36 mesi (il limite è di 6mila euro annui).
E non solo perché è previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi INAIL (al 100 per cento, limite massimo 8mila euro all’anno), per datori di lavoro privati, imprenditori e non imprenditori (agricoli inclusi, domestici esclusi), gli Enti pubblici Economici e per le società pubbliche a capitale privato (non vi rientrano le Pubbliche Amministrazioni e le Authority). Questi dovranno assumere (tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025) a tempo indeterminato lavoratori che abbiano compiuto 35 anni di età e che siano disoccupati da almeno 24 mesi.
Esistono, inoltre, maggiorazioni sociali (8 euro mensili in più) per i pensionati in condizioni disagiati, come i pensionati previdenziali e assistenziali, i ciechi titolari di pensione, soggetti con più di 70 anni, invalidi civili totali, sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione. Infine, la pensione di vecchiaia anticipata per madri con almeno quattro figli, in questo caso si valuta l’accredito figurativo per i trattamenti pensionistici calcolati con il sistema contributivo (il limite massimo d’anticipo di età è stato innalzato da 12 a 16 mesi).
Ti sei mai chiesto se una serie di assenze può davvero costarti il lavoro, anche…
Si può arrivare fino in Cassazione per questo errore in condominio? La sanzione che spaventa…
Quando un titolo come Amplifon crolla da quasi 47 euro a poco più di 16,…
Se c'è l'abuso edilizio, interviene il Decreto Salva Casa, ma non in tutti i casi.…
Le prove a conoscenza zero possono essere applicate anche alle criptovalute, per garantire la privacy…
Hai mai notato come gli anni che terminano con il numero 5 sembrano avere un…