La guida completa sulle novità DIS-COLL 2025, per tutti coloro che non hanno diritto alla Naspi è importante aggiornarsi per non perderla
La DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione per i lavoratori parasubordinati, è una risorsa fondamentale per chi ha perso il lavoro ma non ha diritto alla NASpI.
Con il 2025 appena arrivato, ci sono importanti novità e accorgimenti che è bene conoscere per evitare di perdere questa opportunità. Ecco un approfondimento sulle 10 principali novità e su come fare per non perdere il diritto alla DIS-COLL per questo nuovo anno.
La DIS-COLL rimane una misura fondamentale per chi lavora come collaboratore coordinato e continuativo, collaboratore a progetto, assegnista di ricerca o dottorando con borsa di studio. Queste categorie sono spesso escluse da altre indennità di disoccupazione come la Naspi, ma la DIS-COLL resta un’opzione accessibile per loro. Per il 2025 la durata è aumentata fino a 12 mesi in caso di disoccupazione grazie a una modifica normativa che ha allungato la durata del beneficio per chi ha lavorato più di tre mesi nell’anno precedente l’evento di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’importo massimo è pari al 75% della retribuzione media mensile, con un massimo di 1.300 euro. Questo importo viene ridotto del 3% a partire dal sesto mese, ma offre comunque un supporto importante per chi si trova in difficoltà economica. A differenza di altre indennità, la DIS-COLL non richiede il versamento di contributi da parte dei datori di lavoro, ma è finanziata dalla fiscalità generale, rendendola accessibile quindi anche a chi non ha versato contributi previdenziali nei mesi precedenti.
Un’ottima notizia per chi è disoccupato ma svolge occasionalmente delle attività è che nel 2025 è possibile cumulare la DIS-COLL con compensi derivanti da lavoro accessorio fino a un limite annuale di 3.000 euro netti, senza perdere il diritto all’indennità. Chi la riceve però è obbligato a partecipare a iniziative di attivazione lavorativa per non perdere il diritto all’indennità. Questo include la partecipazione a corsi di formazione o la ricerca attiva di un nuovo impiego, e in generale deve aver avuto una rendita mensile minima ancora prima di inoltrare domanda.
Innanzitutto verificare i requisiti prima di fare domanda, assicurandosi di aver versato almeno tre mesi di contributi nell’anno precedente la cessazione del contratto e verificando che la posizione lavorativa rientri tra quelle che possono accedere alla DIS-COLL. Preparare la documentazione completa perché più accurata è la documentazione, più velocemente verrà evasa la tua richiesta.
Rispettare le tempistiche della domanda: può essere inoltrata entro 68 giorni dalla cessazione del contratto, come previsto dall’INPS. Controllare poi lo Stato di disoccupazione: se la posizione non risulta correttamente registrata, potrebbero esserci ritardi o problemi con l’erogazione della DIS-COLL.
Partecipare attivamente alle iniziative lavorative e monitorare le entrate derivanti da lavoro accessorio ricordandosi che l’importo cumulabile è limitato a 3.000 euro netti annuali. Sfruttare infine i servizi online dell’INPS è necessario per monitorare lo stato della domanda e per ricevere aggiornamenti tempestivi in caso di problematiche da risolvere.
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