Il bonus lavoratori fragili pari a 1000 euro consiste in un’indennità una tantum di cui si trova traccia nell’ultima Manovra. Come funziona e come fare ad accedere alla misura di sostegno.
Nel quadro di bonus ed agevolazioni previsti dallo Stato a favore di cittadini, famiglie ed imprese, talvolta è facile tralasciare qualche utile strumento che, invece, conviene conoscere se ci si trova in specifiche condizioni di salute.
Pensiamo in particolare al bonus lavoratori fragili, vale a dire un’indennità del valore di 1000 euro, di cui si trova traccia nell’ultima legge di Bilancio. Detto importo è versato dall’Inps a favore dei soggetti che abbiano situazioni mediche piuttosto delicate e dunque degne di specifica tutela.
Anticipiamo subito che tra i beneficiari possono esservi gli operai del settore industria, gli operai e impiegati del settore terziario e servizi, ma anche coloro che lavorano nell’ambio dell’agricoltura, i lavoratori marittimi e dello spettacolo. Esclusi da coloro che hanno accesso al bonus sono, invece, colf e badanti, portieri, quadri e dirigenti, impiegati del settore industria, lavoratori autonomi e iscritti alla Gestione separata Inps.
Vediamo allora alcuni interessanti dettagli del bonus 1000 euro lavoratori fragili e come fare ad accedere all’agevolazione.
Chiariamo quali sono i punti clou della misura di sostegno economico in oggetto:
L’indennità in oggetto è assegnata per il 2022 al lavoratore cui sia stata riconosciuta una condizione di disabilità grave o di rischio e abbia perciò presentato uno o più certificati di malattia nel corso dell’anno precedente. In base a quanto indicato dall’ultima legge di Bilancio, detti dipendenti fragili debbono inoltre non aver reso la prestazione lavorativa in modalità agile – ovvero tramite smart working – nei periodi inclusi dal certificato di malattia.
In particolare, i beneficiari che possono fare domanda per il bonus di 1.000 euro sono appunto i dipendenti del settore privato della categoria ‘fragili’. Ci riferiamo ovvero ai disabili gravi in base a quanto previsto dall’art. 3 della legge 104 o con certificazione emessa dai competenti organi medico-legali, che acclara una condizione di rischio collegata ad immunodepressione, o all’effettuazione di terapie salvavita o ad esiti di patologie oncologiche.
Essi, nell’ambito dello scorso anno debbono aver toccato il periodo massimo indennizzabile di malattia (cd. periodo di comporto), restando perciò senza tutela e indennizzo a carico Inps per altri periodi oltre a quello massimo indennizzabile.
Inoltre, il bonus 1000 euro è versato una sola volta al di là della quantità di rapporti di lavoro esistenti.
Tutti gli interessati ed aventi i requisiti di accesso alla misura di sostegno economico debbono ricordare che la richiesta potrà essere fatta entro il 30 novembre 2022. In particolare, la domanda dovrà essere presentata soltanto in modalità telematica per il tramite di uno dei seguenti canali:
Nella richiesta il lavoratore è obbligato a fare una autodichiarazione in cui chiarisce di essere in possesso di tutti i requisiti. Spetterà poi all’istituto di previdenza, dopo aver fatto le verifiche ad hoc, pagare direttamente il bonus 1000 euro, attraverso accredito sull’IBAN indicato da colui che fa domanda – ed a lui intestato o cointestato.
Come chiarito da Inps il bonus 1000 euro non concorre comunque alla formazione del reddito, sulla scorta di cui saranno poi quantificate le tasse. In termini pratici ciò vuol dire che tutto l’importo potrà essere goduto dall’avente diritto.
Per tutte le informazioni di dettaglio in merito a questa iniziativa, è possibile comunque fare riferimento alla circolare Inps n. 96 del 5 agosto e al messaggio dell’istituto n. 3106 dell’8 agosto scorso, relativo infatti allo sportello telematico per la presentazione della domanda del bonus 1000 euro lavoratori fragili.
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