Diminuire il valore dell’ISEE permette di ottenere una serie di agevolazioni che altrimenti sarebbero inaccessibili. Vediamo come fare.
Le varie riforme del Welfare che sono entrate in vigore a partire dal 2022 prevedono dei limiti di ISEE ben definiti. Esistono delle tecniche che permettono di raggiungere legalmente il valore che permette di accedere alle agevolazioni.
Le riforme che sono entrate in vigore in Italia negli ultimi tre anni hanno, quasi sempre, come vincolo un indicatore ISEE ben definito. Una delle riforme più importanti riguarda il welfare state che ha portato all’introduzione del Reddito di Cittadinanza, operativo dal 2019.
Tuttavia questo non è l’unico benefit accessibile, basti pensare che con il Governo Draghi è stato inserito l’Assegno Unico Universale che serve ad offrire un sostegno economico alle famiglie italiane.
Per tutte queste riforme è previsto un indicatore ISEE che in alcuni casi può rappresentare un vero e proprio limite.
Oggi vedremo come diminuire il suddetto valore in maniera legale.
Diminuire il valore dell’ISEE: è possibile?
L’indicatore ISEE viene calcolato sulla base di un meccanismo gestito dall’INPS che tiene conto dei redditi e del patrimonio immobiliare e mobiliare di un nucleo familiare.
Ad oggi, avere un ISEE basso rappresenta un vantaggio per tutti coloro che intendono accedere ai benefit messi a disposizione dalle varie Leggi di Bilancio.
Per questo motivo numerose famiglie sono alla ricerca di un modo per far diminuire il valore del proprio ISEE.
Va detto che non sempre è possibile attuare questo meccanismo di riduzione. Tuttavia, esistono dei metodi assolutamente legali e che non prevedono alcuna infrazione delle leggi, che permettono di abbassare il proprio ISEE.
L’indicatore ISEE deve essere rinnovato con cadenza annuale. Esso infatti esegue un calcolo che avviene sulla composizione odierna ma facendo riferimento ai dati di due anni prima.
Come abbassare l’ISEE
Nel caso di nuclei familiari in cui i conviventi abbiano un reddito basso o inesistente può essere utile fare un cambio di residenza.
In questo caso, sarà possibile abbassare ulteriormente il livello dell’ISEE permettendo, a familiare in questione, di richiedere e ottenere il Reddito di Cittadinanza.
Questa strategia non è utile in caso di cambio di residenza del coniuge. Di fatto moglie e marito, se non sono divorziati, fanno formalmente parte sempre dello stesso nucleo familiare. Di conseguenza, il cambio di residenza non produrrebbe gli effetti sperati.
Un altro metodo per abbassare il valore dell’ISEE in maniera legale consiste nell’intervenire sul patrimonio immobiliare. Nel caso del possesso di immobili inutilizzati che producono una rendita, conviene concedere i suddetti beni in usufrutto. Questo sistema comporta l’abbassamento del valore ISEE.
Uno degli elementi che concorre alla formazione del l’ISEE è la giacenza media annua del conto corrente. Può risultare utile cointestare il conto corrente bancario o postale con un’altra persona estranea al nucleo familiare. Così facendo, il calcolo dell’indicatore prenderà in considerazione solo il 50% del deposito.