L’indagine sulla digitalizzazione delle PMI in Italia mostra la continua crescita delle società che utilizzano i canali di presenza e comunicazione digitale.
Una crescita che nel triennio 2019 2021 è arrivata al 26%. Una testimonianza illustre è rappresentata anche da società come Telepass.
La società punta alla digitalizzazione dei suoi servizi creando una comunità virtuale e gettando un ponte tra le due modalità attraverso i Non Fungibile Token.
Forte di 4 milioni di clienti che operano già attraverso i canali digitali Telepass gestisce oltre 1,5 miliardi di transazioni fatte di micropagamenti. Oggi Telepass rilancia la sfida attraverso le criptovalute e in particolare i NFT che ha collegato ai propri servizi.
Per acquistare questi asset digitali unici i clienti dovranno accedere a un portale dedicato, autenticarsi attraverso un wallet come Metamask e Coinbase Wallet e utilizzare la criptovaluta Ethereum. I NFT sono sistemi che riproducono valori digitali unici che possono fungere da biglietti, opere d’arte, o altri valori utilizzabili singolarmente.
I possessori degli NFT Telepass potranno usufruire dei servizi e del cashback sulla mobilità pagati attraverso Telepass, riprodotti in modo digitale in modo identico a quelli offerti in modalità analogica. Telepass offre attraverso i NFT in una serie limitata l’accesso a cinque tipi di servizi: carburante, ricarica elettrica, skipass, lavaggio auto e car sharing.
La crescita dell’utilizzo di soluzioni digitali innovative è aumentata anche da parte delle PMI, con un valore fino a 50 milioni di euro e 250 dipendenti. Nel 2021, il mercato della “Presenza e Comunicazione digitale” ha registrato un valore pari a 2,73 miliardi di euro. Un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. Nel 2021, in particolare, è aumentato anche il numero di aziende che hanno effettuato investimenti nel digitale, una crescita del 7,5% rispetto al 2020.
L’analisi condotta da Italiaonline su circa 10 mila imprese rappresentative per tipologia, segmento merceologico e area geografica, ha messo in evidenza che oltre il 73% del campione possiede un sito web mentre il 12% è presente sull’e-commerce. Questo le rende in grado di rendersi accessibili sui mercati esteri nonché collegarsi direttamente a campagne pubblicitarie effettuate online.
Quasi la metà del campione inoltre utilizza pagine social, con Facebook al primo posto seguito da Instagram e YouTube. L’utilizzo delle community è però più sfruttato dalle imprese medio grandi che si affidano alle interazioni social rispettivamente per il 55,2% e il 59,9%. Sul fronte degli investimenti la crescita dei siti web per queste aziende è stata del 17% rispetto al 2020. L’e-commerce ed i marketplaces si attestano intorno ai 400 milioni per una crescita del 21%. Cresce infine anche l’indotto dei social network utilizzato ai fini commerciale per valore di oltre 360 milioni per una variazione positiva del 7%.
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