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Cosa ha in mente Diego Cavallari per Acer Italia?

Fondata nel 1976, Acer è una delle più rinomate aziende ICT al mondo con una presenza in oltre 160 paesi.

Acer è parte integrante del settore tecnologico ed è perciò particolarmente sensibile all’innovazione e ai mutamenti sociali.

L’azienda è oggi guidata per il mercato italiano da Diego Cavallari. Il manager sta portando la sua divisione a colmare il divario tecnologico che il nostro Paese ha con il resto d’Europa. Mentre Acer si evolve nel suo complesso, modificando e integrando il funzionamento di hardware, software e servizi, la divisione italiana del gruppo cerca di acquisire nuove quote di mercato in ambiti come la scuola e gli enti pubblici.

Questi rappresentano nella nostra economia il passaggio più importante per garantire al paese efficienza e contribuire alla diminuzione della spesa pubblica. Acer che conta oggi nel suo complesso 7.500 dipendenti, si impegna contribuire con innovazioni tecnologiche, progettando linee di prodotti uniche. Queste vanno incontro alle esigenze di specifici utenti che utilizzano Acer nel settore lavorativo, dell’istruzione o anche ludico.

Acer ha ampliato il suo ecosistema per includere connettività 5G in modo da ottimizzare le esperienze di lavoro e interazione a distanza. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono indirizzati soprattutto in questi ultimi anni a realizzare prodotti e soluzioni che riducono al massimo le barriere tra persone e tecnologia.

Diego Cavallari alla guida della divisione italiana è consapevole che Acer, azienda leader del mondo informatico, ha tra le sue prerogative quella di essere tra le aziende produttrici quella più nota. Questo è divenuto evidente anche durante il distanziamento sociale che ha accelerato la transizione verso un mondo molto più digitale. I consumatori che si sono misurati per la prima volta con la tecnologia hanno prediletto notebook e pc Acer dato il loro ottimo rapporto qualità prezzo.

La carriera di Diego Cavallari e il suo stile manageriale

Diego Cavallari è nato nel 1972 a Milano. Sin da ragazzo è stato incuriosito dalla tecnologia, un mondo che ha guidato i suoi successivi interessi accademici e lavorativi.

Prima di entrare ufficialmente a far parte di Acer Italy, Diego Cavallari è stato Business & Marketing Director per Italia, Grecia e Malta di TP Vision Europe, azienda produttrice di televisori a marchio Philips. Precedentemente ha maturato oltre 18 anni di esperienza nel settore dell’elettronica di consumo, lavorando al servizio di importanti aziende. Tra queste LG Electronics, Pioneer Italia e Sanyo e Haier, multinazionale cinese produttrice di elettrodomestici e di elettronica di consumo.

Lo stile manageriale di Cavallari ha segnato un nuovo corso nella ridefinizione dell’azienda. Il manager ha avviato una duplice strategia concentrata in particolar modo sul capitale umano. Cavallari punta a far crescere persone e manager all’interno del gruppo esistente, integrando le competenze mancanti con profili presi da altre realtà imprenditoriali. Acer assume personale anche approfittando delle aziende che nell’incertezza, non impegnano quanto dovrebbero il personale o non offrono aspettative consone alle loro qualifiche.

Il percorso della divisione Acer Italia sotto la guida di Cavallari

Cavallari è entrare nel tessuto aziendale cercando di impostare fin da subito il suo lavoro con l’obiettivo di costruire un percorso di responsabilizzazione che coinvolga tutto il personale. Le persone coinvolte in Acer Italia sono circa 160, queste saranno coordinate tra sede principale e assistenza stanziata ad Arese e call center a Siracusa. Cavallari promette da quest’anno di stabilire nuovi obbiettivi di crescita proprio a partire da gruppi e mansioni ben collaudati e definiti.

L’ottimizzazione delle risorse e lo sviluppo tecnologico creano tra loro una sinergia, in grado di fornire alle aziende come Acer un doppio vantaggio. La tecnologia può fornire gli strumenti per monitorare, gestire e motivare la propria forza lavoro, venendo impiegata allo stesso tempo per migliorare prodotti e servizi offerti.

Dal punto di vista del marketing l’obbiettivo di Diego Cavallari è quello di aumentare la riconoscibilità del brand influendo positivamente sulla fetta di mercato di clienti che si rivolgono ai prodotti dell’azienda. La relazione con il cliente passa anche e soprattutto dal pregiudizio che si è formato in relazione alle caratteristiche dei prodotti. Il brand è associato a una qualità intrinseca che è difficile da gestire, se non per mezzo di rivoluzioni dal punto di vista comunicativo e qualitativo.

In questo senso Cavallari sta ad esempio spingendo affinché Acer posizioni i suoi computer sulla fascia alta del mercato in modo da uscire dallo stereotipo di Acer come prodotto di primo prezzo. Ma l’essere riconosciuti considerevoli di un certo valore deve partire dalla ricchezza dell’offerta, cercando di cogliere la maggior parte dei bisogni del consumatore. Acer si impegna a perseverare nella strategia di crescita conciliando in modo armonico le strategie di marketing sull’immagine e sul marchio con quelle di profitto condivisi con la casa madre.

Il contesto operativo di Acer nel mercato europeo

In continua crescita seppure in rallentamento il mercato dei PC in Europa occidentale. Ancora nel secondo trimestre del 2021 le vendite di desktop, notebook, tablet e workstation raggiungono i 15 milioni di unità, con un incremento del 3% anno su anno. Una crescita più modesta se paragonata ai quattro trimestri precedenti spinti in particolar modo dalla ricerca di alternative ai contatti sociali e degli svaghi abituali dovuto ai lockdown.

A livello di vendite a guidare la classifica è Lenovo. Il marchio guida il mercato nell’Europa occidentale rimanendo al vertice per tre trimestri consecutivi. Il gruppo vende infatti nel periodo 4,1 milioni di unità, conquistando una quota del 27%. Segue HP, con 3,7 milioni di unità vendute e una quota del 24%. Acer arriva al quarto posto precedendo Apple, con una quota di mercato pari al 10%.

LEGGI ANCHE>>LVentur: il servizio per accelerare l’ingresso nel mercato delle startup digitali italiane

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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