Il decreto Semplificazioni introduce una serie di norme che riducono i controlli sulle dichiarazioni precompilate.
Le modifiche sui controlli della dichiarazione precompilata decorrono dal periodo d’imposta 2022, tuttavia – data l’importanza delle novità introdotte – vale la pena già ora capire quali sono. I dettagli.
Una novità non certo irrilevante è contenuta nel decreto Semplificazioni. Infatti, sebbene con effetto dalle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2022, in ipotesi di invio di una dichiarazione precompilata con modifiche, servendosi del CAF o del professionista, il controllo formale non si deve svolgere sui dati delle spese sanitarie, che non risultano modificati rispetto al modello precompilato.
Non c’è soltanto questo: ulteriori nuove norme che alleggeriscono il quadro degli oneri per i contribuenti sono quelle che indicano l’esenzione dai controlli in ipotesi di dichiarazione accettata in diversi casi. Infatti, l’esenzione è estesa anche se l’invio si compie con CAF o professionista, vengono dettagliati e puntualizzati gli adempimenti a carico dei sostituti d’imposta e razionalizzati i termini per l’approvazione della modulistica delle dichiarazioni.
Vediamo allora un po’ più da vicino questi importanti aggiornamenti in tema di dichiarazione precompilata.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 143 dello scorso 21 giugno è stato pubblicato il decreto Semplificazioni, D.L. n. 73 del 2022, che ha ad oggetto misure urgenti in tema di semplificazioni fiscali, tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali.
Ebbene, come accennato sopra, il provvedimento indica una serie di norme che apportano modifiche ad alcuni adempimenti relativi alle dichiarazioni dei redditi e, in particolar modo, quelle precompilate.
La finalità è duplice, in quanto le istituzioni con il varo del decreto Semplificazioni intendono:
La stessa dichiarazione precompilata rappresenta una notevole semplificazione, ed anzi in qualche modo rivoluziona il rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuenti. Grazie ad essa, infatti, è il Fisco a raccogliere i dati ed elaborarli, per inviare al contribuente la dichiarazione dei redditi già compilata.
Circa le nuove norme in tema di controlli, da parte dell’AdE, dei dati inseriti nella dichiarazione precompilata, dobbiamo a questo punto rimarcare quanto segue:
Mentre per quanto riguarda la situazione attuale, i controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria sulla dichiarazione precompilata cambiano a seconda che: la dichiarazione sia accettata così com’è o si modifichino i dati in essa precaricati; il documento sia trasmesso direttamente o per il tramite del proprio sostituto, che presta assistenza fiscale, oppure ci si rivolga ad un CAF o professionista abilitato.
Alla luce delle novità apportate dal decreto Semplificazioni, il nuovo quadro delle regole è in sintesi il seguente:
Ribadiamo infine che le citate modifiche sui controlli della dichiarazione precompilata decorrono dal periodo d’imposta 2022, per cui i loro effetti si vedranno soltanto a partire dalla dichiarazione del prossimo anno.
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