Quando un parente muore, gli eredi sono chiamati ad effettuare la cd dichiarazione di successione entro 12 mesi dal decesso. Ma non è sempre necessario.
Nei momenti di lutto per la dipartita di una persona cara non si ha la lucidità di sapere quali sono gli atti burocratici da compiere. Di fatto, molte persone, quando muore un familiare, sono colti di sorpresa e non sanno come muoversi tra dichiarazioni di successioni e altri adempimenti da effettuare.
In base alla definizione riportata sul portale dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione di successione è un documento che deve “essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità, dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.”
Per presentare la dichiarazione è possibile usufruire dei servizi telematici messi a disposizione dall’AdE o, in alternativa, è possibile rivolgersi ad un intermediario abilitato o recandosi presso l’ufficio competente.
Dichiarazione di successione: chi deve presentarla
Secondo quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, devono presentare la dichiarazione di successione:
- gli eredi, i chiamati all’eredità o i legatari;
- i rappresentati legali degli eredi o dei legatari;
- i soggetti immessi nel possesso dei beni;
- gli amministratori dell’eredità;
- i curatori delle eredità giacenti;
- gli esecutori testamentari;
- i trustee, ovvero colui che gestisce i beni conferiti nel trust nell’interesse dei beneficiari.
Per presentare la dichiarazione di successione è necessario agire entro 12 mesi dalla morte del contribuente. In ogni caso, la documentazione va presentata solo ed esclusivamente in modalità telematica, accedendo al portale dell’AdE tramite le proprie credenziali digitali.
L’Agenzia ha, infatti, messo a disposizione un apposito software che permette di compilare agevolmente la dichiarazione. Il programma informatico è presente sul sito dell’Ente sotto alla voce “Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali”.
In via eccezionale, i residenti all’estero hanno la possibilità di presentare il modello in formato cartaceo, se hanno impedimenti alla trasmissione telematica. In tal caso, il documento deve essere inviato, a mezzo raccomandata, all’ufficio competente.
Contribuenti esonerati
Sebbene la dichiarazione di successione debba essere presentata dagli eredi e dai chiamati all’eredità, la legge prevede che per alcune categorie di soggetti non sia necessario. Tuttavia, occorre che sussistano specifiche condizioni:
- l’eredità del defunto è interamente devoluta al coniuge e agli eredi in linea diretta;
- l’eredità ha un valore che non supera i 100mila euro;
- il patrimonio del defunto non include beni immobili o diritti reali immobiliari.
Dunque, per i tre casi sopra indicati è prevista una semplificazione della procedura di successione, che non richiede la presentazione del modello.
Inoltre, è bene ricordare che chi presenta la dichiarazione di successione per beni immobili non è tenuto a presentare la dichiarazione IMU. In tal caso, infatti, sarà compito degli uffici dell’AdE, che ricevono la dichiarazione, trasmettere una copia al Comune in cui sono ubicati i beni immobili.