Dicembre è a fondo perduto: ecco tutti i vantaggi per imprenditori e lavoratori

Il mese da poco iniziato di prospetta come uno dei più gravidi di bonus ed aiuti ad imprese e lavoratori. Ecco di cosa parliamo.

Bonus INPS

Un mese che si prospetta ricco di opportunità per lavoratori ed imprenditori. Dicembre sembra essere iniziato con il piede giusto. I successi, secondo alcuni, per altri solo a metà della riforma Irpef, l’eliminazione di uno scaglione che fa in modo che di fatto si pagano meno tasse, ma soltanto, in modo deciso da un certo reddito in poi. Le tredicesime in arrivo, i bonus attivi più che ma per quel che riguarda casa, mobili e quant’altro. Una situazione insomma più che rosea, una situazione che al momento vede il contribuente italiano avvantaggiato da mille opportunità ed innumerevoli tipologie di fondi ai quali attingere.

Dicembre 2021 sarà considerato per un po’ di tempo almeno il mese dei contributi a fondo perduto. E’ questa la misura che più di tutte andrà a caratterizzare il mese appena iniziato. Questo 2021 insomma si concluderà cosi come è iniziato, all’insegno di sostegni e bonus per famiglie, lavoratori ed imprenditori. Il Governo ancora una volta impegnato a dare una mano, se cosi si può dire a coloro i quali ancora oggi vivono la difficoltà scaturita dall’esperienza della pandemia. Danni decisivi o solamente parziali nei casi più fortunati che in qualche modo hanno condizionato il lavoro e la vita di milioni di cittadini italiani.

Dicembre è a fondo perduto: tutti i vantaggi per i contribuenti italiani

Start-up, operatori con ricavi tra 10 e 15 milioni ed il perequativo oltre a quello per le attività chiuse. In ogni caso parliamo di misure ottenibile con domanda da effettuare entro i prossimi trenta giorni. Il provvedimento 336230/2021 del 29 novembre ha consentito all’Agenzia delle entrate di aprire una campagna per l’invio del contributo a fondo perduto per le attività economiche chiuse. Tale contributo può essere richiesto dalle partite Iva. Da coloro che di fatto sono occupati presso una attività per la quale è stata disposta la chiusura per almeno cento giorni. Il periodo di riferimento è considerato dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio scorso, tra queste su tutte discoteche e sale da ballo.

LEGGI ANCHE >>> Il nuovo e primo Bonus del 2022 può servire davvero a tutti: scopri come richiederlo

Il contributo spettante arriverà in due diversi passaggi. Il bonus sarà ripartito dall’Agenzia delle entrate in egual misura ad ogni avente diritto. 25mila euro la quota stimata. Gli eventuali residui rispetto alle forniture stanziate saranno ripartite in base al seguente criterio: “3 mila euro per i soggetti con ricavi/compensi 2019 fino ad euro 400 mila euro e per i soggetti di nuova costituzione senza ricavi 2019, 7.500 euro per quelli con ricavi/compensi 2019 tra 400 mila euro e e un milione, 12 mila euro per quelli con ricavi/compensi 2019 superiori a un milione di euro“. Per quel che riguarda invece le start up parliamo di una ulteriore e diversa misura che andrà a coinvolgere moltissime situazioni.

Il contributo pensato per le start up può raggiungere al massimo 1000 euro . A farne richiesta possono essere i soggetti titolari di reddito di impresa che hanno attivato la partita dal 1° gennaio 2018 con attività in corso nel 2019. Il contributo invece per soggetti con ricavi tra i 10 ed i 15 milioni andrà  indirizzato verso esercenti attività d’impresa, lavoro autonomo e reddito agrario titolari di partita Iva con ricavi che vanno ad essere riscontrabili i tali fasce. Per loro la richiesta per accedere al contributo in questione può essere effettuata fino al prossimo 13 dicembre. Per quel che riguarda invece il fondo perequativo, parliamo di una scadenza limite al 28 dicembre 2021.

Il contributo si calcola considerando la differenza tra il risultato economico 2019 e quello 2020. Sottratti quindi contributi a fondo perduto incassati nel corso del periodo di pandemia più acuto si andranno a applicare le percentuali fissate dallo stesso ministero dell’economia. In modo da determinare l’entità del contributo in questione. dal 5% al 30% di quell’importo netto da destinare a quel tipo di imprenditori.

Gestione cookie