L’entrata in vigore a pieno ritmo dell’AU sta portando dei bei soldi nelle tasche degli italiani. Ma di quanto può aumentare, in concreto, lo stipendio con Assegno Unico? Si calcola in modo facile.
In questi primi giorni di aprile, si stanno regolarizzando molte posizioni riguardo agli accrediti dell’Assegno Unico Universale. Alcuni beneficiari, infatti, non l’hanno ancora ricevuto. Ma sono gli ultimi aggiustamenti, dopo di che tutti gli italiani aventi diritto potranno utilizzare questo sussidio per soddisfare meglio i bisogni familiari.
Sono in atto, però, molteplici “rivoluzioni”, se così possiamo dire, e dunque si può fare un po’ fatica a comprendere di quanto sia il vantaggio acquisito con le nuove modalità. Tra calcoli Irpef diversi, e appunto Assegno Unico e altri Bonus, viene da chiedere di quanto effettivamente sia cambiata – e cambierà – la busta paga. Tra l’altro, come sappiamo, l’AU spetta a tutti, indipendentemente dal reddito. Ai lavoratori dipendenti e autonomi, e anche ai disoccupati. In questo articolo però ci soffermiamo sui beneficiari che hanno una busta paga.
Anche perché erano abituati, fino ad ora, ad avere le detrazioni per i figli a carico proprio sullo stipendio mensile, e quindi paga più alta. Questo benefit è stato tolto, perché appunto sostituito dall’Assegno Universale, e quindi qualcuno potrebbe pensare di “non averci guadagnato niente”. Ecco allora un modo per calcolare abbastanza precisamente di quanto possono aumentare gli stipendi.
Il primo step per capire se la busta paga sarà più sostanziosa (ma soprattutto di quanto) è ricordarsi delle nuove aliquote Irpef. Con i nuovi parametri, infatti, molti redditi pagheranno meno tasse, e quindi aumentano di fatto i soldi in proprio possesso. A chi ha redditi fino a 15 mila Euro, d’ora in avanti, verrà applicato il 23%.Prendendo in esame quindi una busta paga medio alta, c’è un primo risparmio.
Inoltre, con le nuove detrazioni per reddito da lavoro adesso chi guadagna fino a 15.000€ vedrà a una detrazione pari a 1.880€. A tutto questo va tolto l’importo che prima veniva riconosciuto come “detrazione per figli a carico” direttamente in busta. Ma, subito dopo, va aggiunto l’assegno mensile che arriva dal nuovo metodo riconosciuto dall’INPS. Gli importi variano a seconda dell’ISEE familiare, e del numero dei figli. Quindi gli step successivi vanno a individuare il cumulo reddituale e i requisiti dei beneficiari.
Per ogni figlio fiscalmente a carico, vengono riconosciuti fino a 175€ al mese. Quando parliamo di nuclei familiari non ci riferiamo, ovviamente solo alla classica famiglia composta da mamma, papà e figli minori. Quindi anche un genitore single riceverà l’Assegno Unico in base al reddito prodotto. Più figli si hanno e più gli importi aumentano. Inoltre, sono previste maggiorazioni anche fino a 80€ per chi ha figli disabili – e anche in base al grado di disabilità – e vengono riconosciuti accrediti anche per figli maggiorenni. Ma solo se ufficialmente frequentanti l’Università o corsi di formazione riconosciuti.
In sostanza, con una media di stipendio dai 900 ai 1.500€ mensili, ogni lavoratore potrà veder crescere le proprie entrate anche di più di 220€ al mese.
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