Fare trading e farlo bene: analizzando i picchi di volumi si possono comprendere importanti variazioni di mercato
Chi fa trading lo sa bene: i volumi sono una delle chiavi per capire cosa sta accadendo sul mercato. Non basta guardare il prezzo, bisogna anche chiedersi quante persone stanno effettivamente comprando e vendendo a quel livello.

Quando si verifica un picco nei volumi, significa anche che in quel preciso momento è avvenuto qualcosa di significativo, e ciò, se intercettato, può offrire informazioni preziose per prendere decisioni strategiche.
Ma come si possono usare queste informazioni per migliorare le proprie operazioni? Vediamo insieme come sfruttare i picchi di volumi per ottimizzare le proprie strategie: per esperti e non, tutti possono implementare le tecniche.
Come individuare i punti di inversione con i volumi
Uno dei primi segnali che i volumi possono offrire riguarda i punti di inversione del prezzo. Se un asset sta salendo con volumi in forte aumento, questo può indicare un trend rialzista solido, spinto da una domanda crescente. Viceversa, se un titolo crolla con volumi molto alti, significa che il mercato segnala una possibile continuazione ribassista.

Un caso particolarmente interessante è quello in cui il prezzo raggiunge un massimo o un minimo con un picco di volumi e poi inizia a invertire la direzione. Questo fenomeno quando accade suggerisce che il mercato potrebbe aver esaurito la sua spinta e che di lì a breve il mercato segnerà il cambiamento di trend. Per esempio, se un’azione raggiunge un nuovo massimo con volumi eccezionalmente elevati, ma poi il prezzo inizia a scendere, significa che molti trader stanno approfittando del livello raggiunto per raggiungere il profitto.
Breakout e falsi breakout: come capire quando un livello è solido
Tutti i trader sono a conoscenza del fatto che il superamento di livelli di supporto e resistenza è un momento critico. Ma non tutti i breakout sono uguali. Se ad esempio il prezzo supera una resistenza con volumi alti, il segnale è più forte e suggerisce che il breakout potrebbe essere reale, cioè che il prezzo continuerà a salire. Al contrario, se il breakout avviene con volumi bassi, potrebbe trattarsi di una trappola e in questo senso il prezzo potrebbe tornare velocemente al ribasso.

Un trend forte non si basa solo sul prezzo, ma anche sulla partecipazione del mercato. Se un titolo sta salendo e i volumi continuano ad aumentare, il trend rialzista è solido e sostenuto dagli investitori, questo è un buon segnale. Al contrario, se il prezzo cresce ma i volumi iniziano a diminuire, significa che sempre meno persone stanno partecipando al movimento: anche in questo caso avremo un segnale chiave, ovvero che si sta per arrivare al punto di inversione del trend. L’entusiasmo degli investitori gioca un ruolo importante.
Accumulazione e distribuzione: i segnali nascosti nei volumi
Quando un titolo si muove lateralmente per un lungo periodo e i volumi sono alti, bisogna chiedersi se si tratta di un’area di accumulazione o distribuzione. Ma cosa significa tutto ciò? L’accumulazione avviene quando gli investitori stanno comprando in vista di un futuro rialzo. La distribuzione, invece, al contrario, si verifica quando gli investitori vendono le loro posizioni, preparandosi a un ribasso. Si tratta di quei momenti che anticipano di poco un trend ben preciso.
Un altro segnale utile è il cosiddetto “volume climax”, ovvero un’esplosione improvvisa di volumi seguita da un’inversione di prezzo. Questo spesso accade prima di forti movimenti al rialzo o al ribasso.
Ad esempio, se il prezzo di un’azione è rimasto stabile intorno ai 120 dollari per settimane e improvvisamente i volumi aumentano del 200%, è probabile che stia per avvenire un movimento importante.
Gestire il rischio con i livelli di volume
Guardando ai suggerimenti dei paragrafi precedenti è già chiaro come i livelli e i picchi di volume possono essere utilizzati anche per migliorare la gestione del rischio. Se un trader sa che un determinato livello di prezzo è stato caratterizzato da volumi molto elevati, può usarlo per posizionare stop-loss più precisi.
In generale, il buon trader deve saper riconoscere dove si sono verificati i picchi di volume e come interpretarli: tutto ciò, correlato alle variazioni di prezzo, può fare la differenza tra un’operazione ben riuscita e una perdita evitabile.