Detrazioni+fiscali%2C+attenzione+a+queste+omissioni%3A+possono+costare+caro
tradingit
/detrazioni-fiscali-omissioni/amp/
News

Detrazioni fiscali, attenzione a queste omissioni: possono costare caro

Published by

Alcune omissioni per quanto riguarda le detrazioni fiscali possono costare molto care al contribuente: scopriamo insieme di cosa si tratta. 

Si avvicina il periodo dell’anno in cui bisogna presentare la propria dichiarazione dei redditi. Entro il 30 settembre di quest’anno, i cittadini dovranno presentare la propria dichiarazione inserendo tutte le spese che sono deducibili o detraibili.

Queste spese non sono altro che costi sostenuti dal contribuente (persona fisica o giuridica) o dai familiari a carico, nell’anno precedente alla dichiarazione dei redditi. Scopriamo insieme la differenza tra spese deducibili e detraibili e quali sono le omissioni che possono costare caro al contribuente.

Detrazioni fiscali, alcune omissioni nella dichiarazione possono costare caro: ecco perché

Una prima distinzione va fatta tra le spese che il contribuente effettua nel corso dell’anno precedente alla dichiarazione dei redditi. All’interno del Modello 730 vanno inserite le spese detraibili e quelle deducibili: ma qual è la differenza?

Le spese detraibili sono quelle che non influiscono sul reddito della persona fisica ma ma si sottraggono in percentuale all’imposta Irpef dovuta. Invece, le spese deducibili si sottraggono al reddito complessivo. Nel dettaglio, ciò significa che andrà a diminuire il reddito sul quale verranno calcolate le tasse da pagare.

Esistono diverse tipologie di spese detraibili e deducibili, infatti:

  • Nell’elenco delle spese detraibili rientrano le spese: mediche, assicurazione, affitto, veterinarie ed altre;
  • Per quanto riguarda le spese deducibili, vi rientrano: spese mediche e di assistenza per le persone con disabilita, contributi previdenziali ed assistenziali oppure assegni periodici corrisposti all’ex coniuge.

Alcuni contribuenti portano in detrazione delle spese non prestando la dovuta attenzione ai documenti da presentare in allegato. L’Agenzia delle Entrate, infatti, sta emettendo delle doppie sanzioni proprio per i contribuenti che non sono in regola: scopriamo insieme di cosa si tratta.

Le sanzioni dell’Agenzia delle Entrate

I contribuenti che si apprestano a presentare la dichiarazione dei redditi, nell’indicare eventuali detrazioni devono prestare molta attenzione. Il rischio, infatti, è quello di incorrere in una doppia sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Come abbiamo visto, le spese veterinarie sono detraibili dalla propria dichiarazione, e nella Legge di Bilancio del 2021, il limite massimo per queste detrazioni è stato innalzato. 

Le sanzioni di cui abbiamo parlato, riguardano proprio le spese veterinarie. Infatti, i contribuenti che portano in detrazione tali spese devono possedere legalmente un animale. Ciò significa, devono essere in possesso della documentazione che attesti la proprietà dell’animale. 

Qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse avviare dei controlli formali sulle dichiarazioni, scatteranno le sanzioni doppie nei confronti di chi ha beneficiato della detrazione pur non avendone diritto. La prima sanzione riguarderà l’indebita detrazione: in questo caso il contribuente dovrà restituire la somme indebitamente detratta con l’aggiunta di interessi legali. 

La seconda sanzione, invece, è legata alla mancata comunicazione di possesso dell’animale. Infatti, ricordiamo che chiunque sia in possesso di animali domestici da compagnia essi dovranno regolarmente denunciarli.

Nicola Sabatino

Studente di Banking and Finance presso La Sapienza di Roma, da tempo per passione mi occupo della redazione di contenuti per testate online. Mi occupo di tematiche fiscali e di strumenti di investimento. Creatore di contenuti per la testata Trading.it da oltre un anno.

Recent Posts

Il MEF blinda la fiducia dei risparmiatori italiani con le nuove aste di BOT, BTP e BTP Valore

Il mese di ottobre si annuncia cruciale per il Tesoro italiano con un calendario fitto…

1 ora ago

Con la nuova Legge 104 dal 2026 fino a 10 ore di permessi extra e 24 mesi di congedo per chi assiste familiari fragili

Dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore le nuove regole della Legge 104, che ampliano…

13 ore ago

Rendimento 4.2% annuo, prezzo sotto 62 €, ecco perché molti risparmiatori sono entusiasti di questo BTP

Il BTP 1,70% 2051 (ISIN IT0005425233) rappresenta uno dei titoli di Stato ultralong più discussi…

1 giorno ago

Euro digitale 2027: il 90% del mercato è a rischio. La decisione più sconvolgente della BCE

Il futuro del denaro in Europa è più vicino di quanto pensiamo: il nuovo euro…

2 giorni ago

Titoli di Stato con rendimenti oltre il 20%, ma attenzione al rischio cambio

I titoli di Stato turchi offrono rendimenti elevati ma espongono l’investitore a un significativo rischio…

2 giorni ago

3 BTP 2035 a confronto: il più sottovalutato oggi potrebbe rendere di più nel 2026

Il confronto tra i diversi BTP 2035 è oggi centrale per chi punta a bilanciare…

3 giorni ago