Un nuovo sistema di detrazioni fiscali sta rivoluzionando il panorama tributario italiano. Le novità della Legge di Bilancio 2025 portano tetti massimi e coefficienti modulati sul reddito e sul numero di figli a carico, con l’obiettivo di redistribuire le risorse fiscali in favore delle famiglie più numerose.
Il sistema fiscale italiano ha subito un profondo cambiamento con l’introduzione di regole più rigide per le detrazioni fiscali per redditi elevati.
Per chi guadagna oltre 75.000 euro annui, il calcolo delle agevolazioni viene ora legato non solo al reddito, ma anche alla composizione familiare, segnando una svolta significativa rispetto al passato.
Redditi tra 75.000 e 100.000 euro: detrazioni più basse e modulazione per i figli
Le modifiche colpiscono in modo deciso i redditi compresi tra 75.000 e 100.000 euro, stabilendo un tetto massimo di 14.000 euro per le detrazioni, che diminuisce in base al numero di figli a carico.
Questo nuovo sistema introduce una logica redistributiva mirata.
Come funziona il nuovo sistema per questa fascia di reddito
Nessun figlio: il coefficiente è fissato a 0,50, con detrazioni massime pari a 7.000 euro.
Un figlio: il coefficiente sale a 0,70, portando le detrazioni a 9.800 euro.
Due figli: il coefficiente è 0,85, per un massimo di 11.900 euro.
Più di due figli o almeno un figlio con disabilità: il coefficiente è 1, consentendo di usufruire del massimo delle detrazioni, cioè 14.000 euro.
Questa struttura incentiva in modo chiaro le famiglie più numerose, penalizzando chi non ha figli o ne ha pochi.
Redditi oltre 100.000 euro: detrazioni drasticamente ridotte
Per chi guadagna più di 100.000 euro, le detrazioni massime scendono a 8.000 euro, con un meccanismo simile a quello previsto per i redditi inferiori.
Dettaglio delle detrazioni per redditi elevati
Nessun figlio: il coefficiente è 0,50, limitando le detrazioni a 4.000 euro.
Un figlio: il coefficiente è 0,70, per un massimo di 5.600 euro.
Due figli: il coefficiente sale a 0,85, con detrazioni fino a 6.800 euro.
Più di due figli o almeno un figlio con disabilità: il coefficiente è 1, raggiungendo il massimo di 8.000 euro.
Anche in questa fascia di reddito, il nuovo sistema è orientato a premiare le famiglie numerose, tagliando invece le agevolazioni per i nuclei familiari meno popolosi.
Spese escluse dal tetto massimo
Nonostante le restrizioni introdotte, alcune categorie di spese detraibili rimangono escluse dal computo del tetto massimo. In particolare, le spese sanitarie continuano a beneficiare di agevolazioni specifiche, garantendo un minimo di respiro fiscale per tutti i contribuenti.
L’IRPEF a tre aliquote: un sistema ormai consolidato
Oltre alle novità sulle detrazioni, la Legge di Bilancio 2025 conferma il sistema degli scaglioni IRPEF a tre aliquote, con le seguenti percentuali:
23% per redditi fino a 28.000 euro;
35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
43% per redditi oltre 50.000 euro.
Questa semplificazione punta a rendere il sistema tributario più chiaro e accessibile, mantenendo comunque una progressività fiscale significativa.
Perché queste modifiche sono importanti?
Le nuove regole segnano una svolta per il sistema fiscale italiano, con un chiaro intento redistributivo. Riducendo le detrazioni per i redditi elevati, si libera spazio per finanziare altre misure a sostegno delle famiglie più vulnerabili, in particolare quelle numerose o con figli con disabilità. Tuttavia, queste restrizioni penalizzano chi guadagna di più e non ha figli, alimentando il dibattito su equità e carico fiscale.